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Rugby: Innocenti, ‘Flaminio sarebbe ideale per noi, non abbiamo forze per ristrutturarlo da soli’

Di Redazione |

Roma, 19 feb. (Adnkronos) – “Il Flaminio per il rugby? Idealmente sarebbe la soluzione migliore per il rugby italiano, anche dal punto di vista simbolico e identitario. Vi troverebbero spazio gli uffici federali e tante facilitazioni per tante attività, e comunque per spazi, ambiente ed atmosfera era lo stadio ideale per il rugby, in gradi di aiutare i ragazzi a vincere le partite, un catino, poi si è preferito optare per capienze diverse puntando all’Olimpico, io avrei fatto scelte diverse. Il Flaminio però è stato lasciato andare in maniera preoccupante. La Federazione non ha le forze necessarie per la ristrutturazione del Flaminio. Certo che se ci mettiamo tutti insieme, con il Coni, il Comune, lo Stato per riportare il Flaminio ai vecchi splendori, il rugby italiano ritroverebbe il suo Stadio, la sua casa, risolvendo anche il problema di chiedere una terza licenza per il centro-sud. Inoltre, con la sede al Flaminio, non si porrebbe il problema della concomitanza con le partite di Roma e Lazio, cosa che quando accade costringe gli uffici federali a chiudere entro le 12”. Così Marzio Innocenti, 62enne medico livornese trapiantato a Padova, candidato alla presidenza della Fir, da otto anni alla guida del comitato regionale veneto, parla all’Adnkronos del suo progetto per la nuova Federugby.

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