Notizie Locali


SEZIONI
Catania 10°

Cronaca

Pozzallo, scafista espulso e ricondotto in Tunisia torna il Italia: arrestato

Di Redazione |

Era già stato arrestato nell’ottobre del 2017 perché accusato di essere uno scafista. Espulso e ricondotto in Tunisia però Houssem Ben Dhaou, 29 anni, è tornato a fare lo stesso mestiere ed è stato di nuovo arrestato per avere portato a Pozzallo 111 migranti. Il barcone era stato localizzato da una nave della Marina Britannica al largo di Lampedusa. I migranti erano stati tutti trasferiti su due motovedette della Guardia Costiera italiana e trasferiti a Pozzallo.

I migranti, secondo le indagini della Squadra Mobile di Ragusa, della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Pozzallo, sono partiti dalla Tunisia in pagando circa 1200 euro a testa. Houssem Ben Dhaou è sato incastrato dalle impronte digitali. Infatti è risultato essere lo stesso uomo già arrestato nell’ottobre scorso per lo stesso reato. Era stato in carcere, poi espulso e ricondotto in Tunisia. Da dove però è tornato in Italia sempre in veste di scafista.

La Polizia ha anche arrestato un altro tunisino, pluripregiudicato in Italia, che durante le fasi di ingresso al centro per migranti ha tentato di aggredire una donna operatrice nell’Hot Spot di Pozzallo. Ad impedire l’aggressione ci ha pensato uno degli agenti in servizio al Reparto Mobile di Catania che è stato sua volta aggredito dal maghrebino con una testata. Nonostante la frattura del setto nasale l’agente ha bloccato l’autore dell’aggressione, mentre poi i colleghi lo hanno arrestato.

La Squadra Mobile di Ragusa ha condotto indagini su tutti i tunisini sbarcati ma già espulsi dal territorio italiano. Dagli accertamenti effettuati a seguito del rilevamento delle impronte digitali da parte della Polizia Scientifica, la Squadra Mobile ha appurato che diversi cittadini tunisini erano già stati in Italia ed avevano commesso reati, soprattutto al nord Italia (ma nella maggior parte dei casi relativi all’ingresso in Italia senza permesso).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA