«Una tavola lunghissima in piena strada, che bella», e poi «che idea bizzarra: i commensali devono socializzare con sconosciuti. E chi lo sa fare più…». Le parole dei passanti riassumono in poche battute l’anima dell’Umbertata 2019. La novità di questa edizione è stata, infatti, la tavolata sociale lunga 80 metri e imbandita in un buon tratto di via Umberto, che ha riunito intorno a un tavolo uomini e donne, grandi e bambini, impegnandoli nel confronto. Come se le differenze di razza, sociali e culturali, fossero un valore aggiunto per ciascuno, arricchendo la vita del proprio vicino. E così è stato. uest’anno sul palco dell’Umbertata anche don Luigi Ciotti di Libera.