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Sanremo, Bisio e Anastasio e i difficili mestieri di padre e figlio: è grande emozione all’Ariston

Di Redazione |

SANREMO – Le difficoltà del mestiere di padre sono state al centro del monologo di Claudio Bisio ieri sera al Festival di Sanremo; un monologo che ha emozionato e che ha avuto un valore aggiunto, al momento della sua conclusione, nell’arrivo sul palco dell’Ariston di Anastasio, il rapper di Meta di Sorrento che ha vinto ‘X Factor’ e che per l’occasione si è immedesimato nel figlio ventenne di Bisio scrivendo appositamente un brano, “Correre”, che diventerà un singolo e che è stato la “risposta” alle lamentele di “papà Bisio” nel suo monologo.

«Dicono – aveva detto Bisio – che sono pigri, fannulloni, indolenti, io non credo, do fiducia a questi ragazzi», anche se «valanghe di asciugamani zuppi sono impilati sul pavimento», «i portacenere traboccano di residui di canne», «sotto la macchinetta del caffè c’è l’alone dello zucchero», «il computer scarica musica ininterrottamente», ma se essere padre con la P maiuscola vuol dire «stabilire regole, punire, disciplinare, io non sono un grande interprete – aveva aggiunto l’attore – quando ci provo ho il tono maldestro di un improvvisatore senza talento». «Ma chi preferisci trovarti davanti? Un padre che parla una lingua chiara che non è la sua o uno che parla per come è?», le ultime parole di Bisio che hanno fatto da introduzione ad Anastasio, l’ospite a sorpresa di ieri sera.

Ed Anastasio ha aggiunto magia a magia con il suo nuovo brano che parla di un adolescente schiacciato da aspettative non sue: «Correre, tu devi correre non devi domandare ne rispondere ti devi alimentare con compere/Scattare commentare scorrere/In quarta elementare mi hanno detto di sognare perché il mondo stava pronto per risorgere/E sarebbe stato mio dovevo solo correre/E gli altri si mangiassero la polvere», ha attaccato Anastasio, per poi rivendicare: «Voglio i miei ventanni voglio delle scuse ed il rimborso danni».

E ancora: «Tuo figlio idolatra un idiota che parla di droga e di vita di strada/Scalata sociale di gente normale che pare alla nostra portata/La storia è cambiata compagni miei/Tutto è concesso da adesso in poi/Puoi essere quello che vuoi basta scordarti di quello che sei/Per essere quello che vuoi devi scordarti di ciò che sei», ha concluso Anastasio, che ancora una volta ha sorpreso per la capacità di scrittura e interpretazione e per la velocità creativa (già rivelata a ‘X Factor’) che gli ha permesso di creare questo brano negli ultimi giorni, lavorando ad una “risposta” al monologo di Bisio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA