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Siracusa, in volo sulle ali della Libertà

Di Giovanni Finocchiaro |

Le immagini sono di forte impatto. Spettacolari sicuramente, ma dietro le coreografie che gli specialisti del paracadutismo siciliano disegnano nell’aria c’è una dura, continua preparazione. Siamo in casa dello Skydivesicilia, 300 iscritti una sede a Siracusa, un responsabile, Gaetano Rizzo che dedica giorni e giorni interi per organizzare e prendere parte ad avvenimenti agonistici.

Per esercitarsi o per gareggiare, arrivano specialisti anche dalla Calabria.

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In Italia sono in attività (agonistica) una ventina di scuole. Tre sono siciliane. Quella di Siracusa accoglie il maggior numero di iscritti. A Palermo ecco lo Skydive, il club di Roberto Lo Monaco si occupa di lanci in tandem con una quindicina di fedelissimi, a Caltagirone i ragazzi del Sunflyers sono un centinaio di appassionatia che ruotano attorno a Renato Caruso punto di riferimento.

Gli allenamenti sono a cadenza mensile, ogni boogie (stage) diventa una preparazione sul campo per migliorare in alcune specialità come il free fly o la tecnica di caduta libera. Rizzo e i suoi soci del club siracusano ogni mese e mezzo, poi, danno vita al boogie, con preparazione teorica e fisica, una pratica sul campo: sette lanci per il corso «Aff» (caduta libera) durante i quali viene sfruttato ogni dettaglio studiato sulla terraferma. Cioè, la teoria diventa pratica. I primi quattro lanci con due istruttori, i seguenti con una sola guida, l’ultimo lancio da solo. Una spinta graduale per prendere sicurezza ed evitare gli errori. Ovviamente il livello di sicurezza, le attrezzature, la preparazione consentono a chi si lancia di non fare un… salto nel vuoto, o nel buio. Tutta l’attività viene preparata e messa in pratica con grande scrupolo.

Maurizio Riolo spiega: «Una disciplina sportiva del genere affascina. Intanto ti permette di vivere un momento, specie quello iniziale, di adrenalina che non è facile descrivere a parole. Giriamo l’Italia, abbiamo anche effettuato puntate all’estero. Le gare agonistiche sono una vera festa».

A fine mese, dal 31 luglio fino al 15 agosto a Siracusa, strada Laganelli, è prevista una manifestazione nazionale con la partecipazione di specialisti di tutta Europa. Ci si lancerà anche in tandem e scorrendo la lista degli iscritti che sta arrivando al club di Siracusa si scorgono anche nomi di specialisti in arrivo anche dall’Australia e dalla Finlandia.

In aria l’allenamento e la gara danno una carica particolare ai partecipanti. Le figure associate in allenamento vanno per la maggiore, il test di deriva è lo spostamento che ogni atleta sostiene. Si dosa la velocità di caduta si da vita al looping cioè le capovolte all’indietro o in avanti.

Il lancio dura cinque minuti circa, si salta da 4200 metri di altezza. Riolo, che già nel 2005 si lanciava col paracadute militare, ammette: «Paura? Sempre. Se non hai paura non gestisci il lancio. L’adrenalina ti permette da uscire dal velivolo e affrontare i cinque minuti in aria». Riolo il 6 gennaio 2015 effettuò il primo lancio con il club aretuseo, poi portò l’attuale compagna a visitare una grotta a Siracusa, la «piccola Genovese». Dal volo al tour speleologico. E da lì è nato il legame con Alessandra Politino che segue Riolo in tutte le manifestazioni.

Lo Skydive Sicilia è un’organizzazione perfetta. I componenti del direttivo di Siracusa: Tindaro Leggio, Donato Giarletta, Salvatore Scuto, Antonio Serra, Maurizio Riolo. I soci del direttivo arrivano da Messina, Acireale, Catania, ma anche da Toscana e Lazio. Roberto Tistarelli arriva da Cecina ed è istruttore che fa parte dello staff e si occupa della formazione (Jump master). Dopo i Mondiali, disputatisi in Italia, il club di Gaetano Rizzo dal 12 al 14 agosto parteciperà ai campionati italiani di Ravenna.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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