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Trovato nel mare di Bulala un relitto risalente al VI sec. a. C

Trovato nel mare di Bulala un relitto risalente al VI sec. a. C

Secondo il soprintendente del mare Sebastiano Tusa potrebbe essere il relitto più antico mai ritrovato nel mare antistante Gela: «È di grande rilevanza scientifica»

Di Redazione |

Potrebbe essere il più antico dei relitti mai ritrovati nel mare di Gela. L’annuncio del ritrovamento è del Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa e del Direttore del Museo Archeologico di Gela Emanuele Turco. «Si tratta di un rinvenimento – ha detto Sebastiano Tusa – di grande interesse scientifico poiché, avendo valutato il contesto ed i materiali, si può ipotizzare la presenza di un relitto che al momento dovrebbe essere il più antico identificato nel mare di Gela. Sulla base dei materiali recuperati si tratterebbe di un relitto databile alla prima metà del VI secolo a. C. ». La Soprintendenza del Mare, grazie alla segnalazione ed all’intervento del subacqueo gelese Franco Cassarino, con il coordinamento di Stefano Zangara della stessda Soprintendenza, ha recuperato importanti reperti archeologici subacquei nelle acque antistanti la contrada Bulala, già nota nelle cronache archeologiche per una ricca serie di rinvenimenti. In particolare sono stati recuperati un’anforetta, una brocca, una kylix a vernice nera d’importazione dall’Attica ed un vaso detto cothon d’importazione corinzia. I reperti giacevano a circa m 4 di profondità nei pressi di alcuni elementi lignei emergenti dalla sabbia pertinenti il relitto cui appartengono i reperti. Le operazioni si sono svolte con il patrocinio del Comune di Gela e del Museo Archeologico regionale di Gela e sono state rese possibili grazie alla collaborazione della Capitaneria di Porto e di diversi subacquei volontari.

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