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l'anniversario

Danza, 20 anni di Scenario pubblico. Zappalà: “Ho scelto di restare a Catania”

La compagnia ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Il fondatore e coreografo: "Siamo a un passo dalla possibilità di diventare Centro di Rilevante Interesse Culturale"

Di Giovanna Gaggegi |

Scenario Pubblico compie 20 anni. Lo spazio teatrale fondato nel 2002 dal coreografo e regista Roberto Zappalà per la sua Compagnia di Danza – luogo simbolo a Catania della ricerca artistica contemporanea di respiro internazionale -, lunedì 7 marzo ha spento venti candeline. Un traguardo importante costruito sui pilastri della professionalità e della coerenza nella visione etica ed estetica, a partire dall’idea di un necessario radicamento in Sicilia dove Zappalà ha scelto di restare nonostante le difficoltà e a dispetto di una mentalità ancora diffusa in Italia che assegna alla danza il ruolo di cenerentola. Un atto d’amore nei confronti della sua terra per un artista e la sua Compagnia dall’esperienza trentennale acclamata e riconosciuta come eccellenza siciliana nel mondo. In vent’anni di intensa attività (20 stagioni, circa 400 compagnie ospiti dall’Italia, più di 50 dall’estero, convegni, giornate di studio e premi, il Fic Festival e numerose residenze artistiche), Scenario Pubblico ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. 

«Quando Scenario è nato, la Compagnia aveva già 12 anni di esperienza – racconta Zappalà -. Eravamo una realtà solida. Volevo uno spazio che ci mettesse ancora più a contatto con la città. Questi anni sono il risultato di un grande impegno condiviso: non solo il mio e di mia moglie, Maria Inguscio, ma anche quello di tutto lo staff che ha contribuito alla crescita della struttura. Memorabile l’inaugurazione nel 2002 a cui partecipò tutta la città che vide in Scenario una dimensione londinese, newyorkese; poi venne dal ministero il riconoscimento di Centro Nazionale di Produzione della Danza; e ora siamo a un passo dalla possibilità di diventare Centro di Rilevante Interesse Culturale, e saremmo gli unici in Italia insieme con Firenze. Un processo naturale di crescita che attende solo l’intervento istituzionale decisivo. Stiamo lavorando, il dialogo è aperto, ma va a rilento». 

La nascita di una struttura stabile segna un preciso impegno al servizio della comunità. «Sono entrato spesso in polemica con miei colleghi che hanno scelto di fuggire da Catania. Riconosco che ci sia materiale per scoraggiarsi, ma io ho scelto di lavorare qui, pur viaggiando per tournée e attività didattica all’estero. Oltre al talento, occorre molta perseveranza e un atto di fede nel ruolo che l’arte può avere sulla crescita umana e civile di un territorio. Siamo una piccola azienda, diamo lavoro a dieci persone a tempo indeterminato. Puntiamo a essere sempre di più il luogo di residenze artistiche da tutto il mondo». 

Scenario Pubblico ha deciso di non festeggiare il suo anniversario perché cade in un momento tragico, l’attacco brutale della Russia di Putin al cuore dell’Europa. «Abbiamo scritto su Facebook che vogliamo fare “guerra alla guerra”. Intendiamo combattere con la bellezza, con l’arte, con l’impegno costante a contrastare la barbarie instillando nel cuore degli spettatori il sogno, la visione del futuro, la celebrazione della vita».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA