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Anche la Confcommercio agrigentina pronta allo sciopero fiscale

Di Gaetano Ravanà |

Anche ad Agrigento si pensa di aderire allo sciopero fiscale, una forma di protesta e non di elusione o evasione delle tasse. Ecco come i commercianti intendono protestare contro le nuove restrizioni, in ultimo la chiusura obbligatoria in Sicilia dei negozi domenica e festivi. “Continuiamo a correre dietro il virus, pensano che chiudendo i negozi la domenica si possa arrestare il contagio. Abbiano il coraggio di scelte vere, continuando così, nella totale incertezza, portato i titolari di Partita Iva all’esasperazione – dice Alfonso Valenza, presidente di Confcommercio della Provincia di Agrigento -. Per questa ragione si va verso la scelta dello sciopero fiscale, iniziativa sicuramente forte, che nasce con l’idea di sospendere il pagamento di tasse e imposte come Imu, Irpef e Tari”. “Il settore terziario – aggiunge Valenza – è stato uno dei più colpiti dalla crisi economica legata all’emergenza sanitaria. I ristori previsti dal Governo sono del tutto insufficienti per tantissime attività e lavoratori ormai al collasso e che ancora una volta vedono negata la richiesta più importante, quella di una sospensione totale dei contributi. Ora, con il caldo delle vendite vicino al 90%, ulteriormente penalizzati dai nuovi provvedimenti regionali, chiediamo un anno bianco fiscale per chi non ce la fa”. “Mi auguro che questa azione di protesta pacifica faccia breccia e porti ad attivare strumenti piu’ efficaci di protezione e tutela delle categorie economiche piu’ danneggiate. Mi auguro – conclude Valenza – che la smettano di penalizzare il nostro settore con scelte fuori da ogni logica”.

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