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Elezioni rettore UniCt, Priolo il più votato ma non la spunta

Di Gianluca Reale |

Catania – Fumata grigia. Nessuno dei cinque candidati alla poltrona di rettore dell’Università ha raggiunto il quorum di 792 voti per essere eletto al primo turno, ma Francesco Priolo ha preso il largo collezionando 615 voti. Potenzialmente già nella seconda tornata elettorale, lunedì prossimo, potrebbe tagliare il traguardo e diventare il nuovo “magnifico” che dovrà guidare l’Ateneo per i prossimi sei anni, provando a tirarlo fuori dalle secche in cui è incagliato. Lo spoglio delle schede, iniziato dopo le 20 nell’aula magna del monastero dei Benedettini, ha dunque dato un chiaro responso: Francesco Priolo ha staccato tutti nettamente, compreso quello che veniva accreditato come il suo diretto competitor, Roberto Purrello, che invece si è fermato a 193 preferenze. A seguire Salvatore Barbagallo (105 voti), Agatino Cariola (98 voti) e Vittorio Calabrese (76 voti): 50 le schede nulle, 32 quelle bianche.

È questa l’indicazione, già significativa, che viene dalla prima tornata elettorale, al termine di una giornata campale che, nonostante l’afa, ha visto una partecipazione double face al voto, una delle cose che più si paventavano alla vigilia, visto il periodo di ferie. Decisamente più elevata la partecipazione di docenti e studenti: sono venuti a votare 948 docenti (il 76,45% dei 1.240 aventi diritto) e 69 studenti (il 72,63% dei 95 rappresentanti degli studenti presenti in seno al Senato accademico, al Consiglio di Amministrazione e alle Commissioni paritetiche dipartimentali e di Scuola chiamati a votare). Complessivamente, tra docenti e studenti, hanno dunque votato in 1.017, il 76,18%. Una percentuale buona, seppure lontana da quel 93,20% di votanti che aveva sancito l’elezione dell’ex rettore Francesco Basile, l’1 febbraio 2107, designato “magnifico” al primo turno. Ma erano condizioni molto diverse da quelle in cui si è votato ieri. Sia per il periodo feriale sia per le condizioni in cui l’Ateneo è arrivato al voto. Meno bene è andata, invece, sul fronte del personale tecnico-amministrativo (il cui voto è ponderato al 20%): hanno votato in 583, il 47,13% dei 1.237 aventi diritto. In questo caso molto lontano dal 90,18% che votò nell’elezione di Basile.

«C’era da immaginarselo – dicono in aula magna a urne chiuse – perché gran parte del personale è in ferie, difficile che tornasse per votare. Dalla settimana prossima i numeri potrebbero cambiare significativamente». Ai seggi la giornata è trascorsa serena, nonostante le lunghe file per votare nella mattinata, anche 40 minuti di coda prima di poter esprimere la preferenza e mettere la scheda nell’urna, come capitato al Dipartimento di Matematica e informatica, dove ha votato l’area medico-tecnico-scientifica. Al seggio della Cittadella si sono fatti vedere anche alcuni candidati, qualcuno è rimasto presente nella hall dell’edificio quasi fino a chiusura delle operazioni di voto. Poi, pian piano la comunità accademica si è spostata nell’aula magna dei Benedettini. Dei candidati, solo il prof. Vittorio Calabrese ha assistito dal vivo a tutto lo spoglio. Spoglio che è andato avanti per oltre due ore. La commissione elettorale, presieduta dal decano Vincenzo Di Cataldo e composta da Giuseppe Angilella (professore associato), Giuseppe Inturri (ricercatore), Rosanna Branciforte (personale tecnico-amministrativo) e Tommaso Alberto Vazzano (studente) ha scrutinato prima le schede votate da docenti e studenti, poi quelle del personale tecnico amministrativo. Il decano ha prima ufficializzato le percentuali di votanti, poi ha dichiarato «efficace il voto» perché è stata superata la soglia minima di partecipazione di un terzo per ciascuna componente accademica chiamata a votare. Quindi il travaso delle schede dalle cinque urne dei seggi al grande contenitore e lo scrutinio. Le percentuali sono state chiare già a metà spoglio. Priolo aveva già un ampio margine di vantaggio sugli altri. Adesso si tornerà a votare lunedì, sempre dalle 9 alle 19. Il direttore del Dipartimento di Fisica e Astronomia potrebbe farcela già in quell’occasione. Il quorum non è così lontano. Bisognerà capire cosa decideranno di fare gli altri candidati e quanto conterà il voto del personale tecnico-amministrativo se verrà alle urne più numeroso. Ma l’indicazione delle urne è già stata chiara.

Foto di Orietta ScardinoCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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