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Archeologia, riapre al pubblico il Mitreo di Marino
Roma, 23 set. Riapre al pubblico da sabato 25 settembre il Mitreo di Marino, uno dei luoghi di culto mitraici meglio conservati al mondo. Scoperto casualmente nel 1960, durante i lavori di escavazione di una grotta in una cantina ai piedi dell’abitato storico del piccolo centro dei Castelli, il Mitreo, di proprietà comunale, è rimasto celato per anni. Adesso un nuovo progetto di allestimento museale fortemente voluto dall’amministrazione lo rende nuovamente fruibile ai visitatori.
L’intervento di riqualificazione è stato realizzato dal Comune, sotto l’alta sorveglianza dei funzionari Gabriella Serio e Claudia Castagnoli della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti, diretta dall’architetto Lisa Lambusier, e finanziato dal Segretariato Generale del Ministero della Cultura. Il coordinatore di tutte le attività di progettazione e allestimento è stato l’architetto Emanuela Todini, mentre la grafica e i video sono stati realizzati dallo Studio 21.
Si tratta di un bene unico nel panorama dei Castelli Romani: per la particolarità pittorica della realizzazione si ricollega, anche col tramite della via Appia, con gli esempi omologhi del Mitreo Barberini a Roma e del Mitreo di Santa Maria Capua Vetere, tanto che il sindaco di Marino, Carlo Colizza, ha già anticipato l’intenzione di inserire la visita del Mitreo in un circuito intercomunale e interregionale, con varie “tappe” sia all’interno che fuori dalla città.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA