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Dalla passione per il vino all’amore per il territorio: un sogno chiamato Le Manzane

Di Redazione |

Per raggiungere l’azienda agricola Le Manzane bisogna lasciarsi alle spalle la fitta distesa di strade e centri urbani che caratterizza la tipica conformazione urbana del Veneto post-industriale.

Lungo la strada, procedendo in direzione nord con lo sguardo rivolto alle Prealpi, la regolarità della Pianura Padana comincia a perdere di sicurezza, lasciando il passo a una morfologia sempre più irregolare, fatta di dolci pendii, colline e piccoli rilievi che infrangono con grazia l’orizzonte.

Il paesaggio cambia in fretta, una curva dopo l’altra, e ci si ritrova presto immersi tra colline drappeggiate da ordinate distese di vigneti. Si sente, nell’aria, un profumo di terra. Di fiori in primavera, di tigli in estate, di mosto quando arriva settembre e la luce bassa del tramonto illumina d’oro il verde intenso dei filari.

Siamo tra le Colline del Prosecco, tra Conegliano e Valdobbiadene, un territorio dichiarato Patrimonio dell’UmanitàUNESCO nel 2019. Un territorio che è prima di tutto un’esperienza dei sensi, come ricordava anche lo scrittore Guido Piovene a proposito dei colori che qui raggiungono il massimo di grazia ed equilibrio, elevando il paesaggio a vero e proprio elemento distintivo del trevigiano.

Senza fare riferimento a questi luoghi incantati sarebbe forse impossibile cogliere a fondo l’essenza dei vini e il valore de Le Manzane, la cantina nata e cresciuta tra le colline di San Pietro di Feletto che si presenta oggi come l’espressione più genuina di questo territorio. A partire dal nome stesso con cui si registra come società nel 1992.

“Manzana” è infatti il colle su cui si trovano i vigneti dell’azienda, caratterizzato da un terreno particolarmente argilloso e pesante, ideale per la coltivazione della vite. L’etimo deriva con buona probabilità dal dialetto “manzanca”, ovvero “mano sinistra”, termine con cui in origine si indicava la riva sinistra del locale torrente Cervano, dalle cui acque i terreni del colle traggono il loro nutrimento.

Il riferimento etimologico è solo un esempio di come la cantina gestita dalla famiglia Balbinot sia profondamente radicata nel territorio, e di come da questo tragga non solo i frutti del proprio successo, ma anche un vero e proprio modo di concepire l’uva e la produzione di vino.

L’azienda nasce dalla figura del capostipite Osvaldo, che nel periodo a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 si sposta tra le comunità del bellunese per commerciare un ottimo vino rosso. Negli stessi anni, assieme alla moglie Elsa, Osvaldo decide di avviare una piccola attività vitivinicola: sarà il primo passo di un lungo cammino, che negli anni porterà il vino di queste dolci colline sulle tavole di tutto il mondo.

L’amore e la passione per il vino si tramandano al figlio Ernesto, che negli anni ’90 con la moglie Silvana acquista un impianto di imbottigliamento e si dedica alla produzione di vini fermi. Negli ultimi tempi l’azienda si trasforma in società con l’ingresso dei figli Marco e Anna, e dal controllo diretto della filiera all’ingrandimento degli stabili, dalle prime presenze al Vinitaly all’export internazionale passando per i numerosi premi ricevuti, il nome della cantina diventa uno dei simboli del panorama enologico delle Colline del Prosecco dell’Alta Marca Trevigiana.

Le Manzane

Via Maset, 47/B

San Pietro di Feletto (TV)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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