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Agrigento, il centro città “ostaggio” di un’orribile gabbia di ferro

Di Redazione |

Agrigento – Uno dei simboli del centro città “ostaggio” da oltre un anno di una gabbia di ferro. Stiamo parlando di uno dei bastioni di Porta di Ponte, che ormai da 13mesi è protetto da una impalcatura installata nel lontanissimo aprile del 2016, quando fu necessario intervenire per consolidare il tufo ed eliminare dei lavori di restauro condotti anni fa che ben poco tutelavano il decoro e la salute del bene.

Un lavoro lungo e costoso, realizzato dai proprietari dell’immobile su diffida del Comune di Agrigento, che ha consentito di riportare alla luce la pietra originaria, ma che tuttavia non si è mai concluso. Questo nonostante non si veda traccia di un operaio ormai da mesi.

Eppure, a quanto pare, da passare sulla pietra rimarrebbe solo un impregnante: lavoro che richiederebbe un’ulteriore investimento economico che al momento i proprietari non vorrebbero sostenere anche perché, lamenta l’impresa che ha realizzato i lavori, non si sarebbero ancora regolate nemmeno le partite attualmente aperte. Un passaggio, questo, che spinge proprio l’azienda a non ritenere di eliminare l’impalcatura finché non gli sarà pagato il dovuto.

E dire che il comune di Agrigento già da oltre un mese ha emesso una diffida che obbligherebbe a liberare tutto, minacciando l’intervento in danno. Possibilità che oggi non si è ancora concretizzata: Palazzo dei Giganti, in perenne crisi di liquidità, cercherebbe di scongiurare l’ipotesi di dover spendere delle somme che poi dovrebbe, con difficoltà, andare a recuperare dal privato.

Così nei prossimi giorni l’ente dovrebbe tornare alla carica per chiedere una soluzione “incruenta” della vicenda, nella convinzione che la situazione attuale rappresenta un disagio non di poco conto per i pedoni e un danno complessivo all’immagine del salotto cittadino, soprattutto adesso che con la bella stagione iniziano ad arrivare i turisti.

Una condizione che preoccupa soprattutto i commercianti di via Atenea e via Cesare Battisti che chiedono dal maggio del 2016 provvedimenti.

Petizioni firmate finalizzate prima a sollecitare l’avvio dei lavori (che sono stati autorizzati nel luglio di quell’anno) e per avere certezza sulla sicurezza per i pedoni, e poi incentrate sulla rimozione delle impalcature, che tra l’altro schermerebbero le attività commerciali. Ma non solo: l’occupazione di parte del marciapiede oggi rende anche pericoloso l’attraversamento pedonale che conduce alla scalinata di Madonna degli Angeli, una delle più apprezzate dai turisti, anche a causa del mancato rispetto da parte degli automobilisti del divieto di sosta in corrispondenza del ponteggio.

Dal Comune ci è stato assicurato che già in settimana sulla vicenda potrebbero esserci aggiornamenti. E’ quello che tutti, ovviamente, si augurano.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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