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Coronavirus, lettera aperta di Fdi di Agrigento all’Europa sul Mes

Di Gaetano Ravanà |

“Premesso che come tutti gli Italiani Amo l’Italia la nostra storia la nostra cultura ed il nostro essere sempre uniti difronte alle difficoltà, e sinceramente proprio in questo momento storico cosi particolare così drammatico gli atteggiamenti dei capi di Stato di Germania ed Olanda non possono passare inosservati”. 

Inizia così la lettera inviata a conoscenza dell’Unione Europea, di Gerlando Piparo, della segreteria provinciale di Agrigento di Fratelli d’Italia. 

“Noi Italiani da quando facciamo parte di questo sistema cosi balordo chiamato Europa  – continua Piparo – che doveva unire e rafforzare i popoli di tutti gli stati membri portare benessere per tutti e non per pochi, cooperazione e solidarietà non è stato altro che conti alla mano, una distruzione del nostro sistema industriale, economico e sociale a vantaggio della Germania e della Francia. La presunta superiorità dei tedeschi che dopo avere causato due guerre mondiali aver massacrato milioni di ebrei, ora tiene sotto scacco milioni di persone milioni di Italiani, di Spagnoli, di Portoghesi , concedendosi il lusso di attentare alla vita di tutti noi prendendo tempo perché prima di concedere qualsiasi aiuto ai paesi colpiti dalla pandemia deve farci firmare qualche clausola per condannarci definitivamente alla dittatura economica e politica tedesca. Ma si rende conto la Signora Merkel cosa sta facendo? In Italia come gli altri paesi che hanno bisogno dobbiamo aspettare che la Germania si decida? che la Merkel prepari un piano che vada bene solo al suo paese? Ma per quale ragione? Come può accadere tutto questo? E’ una corsa contro il tempo e loro perdono tempo? La nostra politica nazionale, queste élite economiche e bancarie italiane che stanno sacrificando il nostro interesse nazionale sull’altare del “sogno” o meglio ancora dell’incubo europeo. Cosa aspettano? Questa Europa non ci appartiene, ci sono venuti in aiuto stati come la Russia, la Cina, Cuba, il Brasile ed il Venezuela, Albania e c’è qualcuno in tv che ha pure detto che questi paesi “stanno sfruttando l’epidemia del corona-virus per crearsi spazi per il futuro” ma siamo impazziti? Siamo al collasso economico e sociale e siamo preda degli sciacalli presunti amici europei. Abbiamo distrutto il sistema sanitario nazionale con 130 miliardi di tagli alla sanità per il pretesto “patetico “ del raggiungimento del pareggio di bilancio, raso al suolo tantissime imprese per il cappio fiscale chiamato fiscal compact che ha fatto piu vittime tra le partite iva di un corona-virus! Per arrivare al beneamato MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) votato a Palazzo Madama il 12 luglio 2012, mentre l’approvazione definitiva è stata data dalla Camera una settimana dopo, il 19 luglio 2012. All’epoca era in carica il governo tecnico di Mario Monti, quei sacrifici chiesti agli italiani che negli anni tutti noi abbiamo contribuito a versare un salvadanaio di altri 125 miliardi di euro. Questa oppressione , una sorta di truffa, sciacallaggio e di razzia di tutti i sacrifici di milioni di italiani, questa mancata presa di coscienza di chi si trova, e si è trovato al potere in Italia nell’ultimo ventennio, di chi ha governato guardando più all’Europa narcisista e tornacontista che ci sta portando alla fame, alla fuga dal nostro paese, alla impossibilità di trovare un lavoro dignitoso, alla possibilità di poterci curare tutti allo stesso modo ,alla possibilità di poter vivere e non sopravvivere. Ad oggi nel 2020 – si legge ancora nella missiva – non riesco a percepire da quando siamo entrati in Europa quale sia il benessere che ha prodotto all’Italia ed altri paesi questa permanenza se non un totale squilibrio in favore di pochi paesi speculatori ed avvoltoi. Riuscirà la Germania a comprendere che fare il primo in questa gara non ha più senso? Riuscirà la Germania a comprendere che rischia di diventare l’unico partecipante a questa gara? Riusciremo a capire che: o le cose cambiano o l’Europa fa il botto? Tutti gli Italiani devono capire che la sfida dei prossimi mesi è questa: Capire come cambiare l’Europa che non ci appartiene, o in alternativa, capire come uscirne. L’Italia è un paese forte un paese serio e non può essere ostaggio di questo sistema chiamato Europa. Ci hanno sottratto il diritto ad una pensione dignitosa ed adesso anche il diritto a curarci dalla pandemia. E quando , e se ci concedono qualche briciola dovremmo pure ringraziare. Ci restituiscano la nostra sovranità. Vorrei capire se siamo cittadini tutti della stessa Europa, io non vedo l’ora che questo incubo finisca e che ogni italiano riprenda fiducia in se”. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA