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L'intervista

Francesca Chillemi, la mamma più bella

Nonostante la nascita un anno fa della prima figlia Rania l’attrice messinese ha legato il suo nome a importanti fiction tv come Che Dio ci aiuti e Braccialetti rossi: «Da ragazzina spensierata sono diventata professionista e mamma, con tutto quel che ne consegue»

Di Agata Patrizia Saccone |

Azzurra è il personaggio della fiction di Rai 1 Che Dio ci aiuti che l’ha fatta conoscere al grande pubblico della televisione, probabilmente più del ruolo avuto nella fiction Braccialetti rossi. Lei, Francesca Chillemi, ex Miss Italia siciliana di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, oggi attrice conclamata, ama la sua professione e si dice soddisfatta perché le due serie televisive le hanno comunque consentito di esprimersi sia in un ruolo leggero che in un’interpretazione drammatica.

Rania è il nome della sua bambina, avuta un anno fa dal compagno Stefano Rosso, figlio di Renzo, il patron di Diesel. L’universo moda affascina Francesca, che, se lontana dai set, non manca mai di seguire gli appuntamenti della Milan fashion week dove di recente l’abbiamo incontrata tra le celebrities ospiti della seguitissima fashion blogger Chiara Ferragni in occasione della presentazione della collezione 2017 da lei firmata. «Amicizia e simpatia mi legano a Chiara – afferma la Chillemi -. E’ una ragazza che ha dimostrato di saperci fare con la moda, ogni persona che ha voglia di scommettersi per me diventa un esempio da seguire».

Francesca il pubblico dei telespettatori ancora una volta premia Azzurra, il personaggio interpretato in Che Dio ci aiuti…«A me piace moltissimo il mio lavoro, mi diverte e forse questo è il messaggio principale che arriva ai telespettatori. Ritengo che quando ci metti passione e amore senza trascurare la giusta dose di divertimento, questo mix di sensazioni arriva alla gente. Del resto noi attori siamo chiamati a trasmettere emozioni e se la tua emozione è positiva allora contagia anche chi ti segue».

Quanta Francesca c’è in Azzurra?«Sicuramente c’è la Francesca di qualche anno fa, più giovane! Adesso sono un po’ cambiata, sono cambiate pure le responsabilità. Da ragazzina spensierata sono diventata professionista e mamma, con tutto quel che ne consegue».

Da Che Dio ci aiuti a Braccialetti rossi due ruoli e due contesti decisamente diversi tra loro… «Con il personaggio di Azzurra – ragazza viziata e presuntuosa – spero di poter portare nella casa dei telespettatori momenti di divertimento e di serenità attraverso anche le gaffe del personaggio. Braccialetti rossi, dove interpreto il ruolo di una mamma con un figlio cardiopatico, è la serie televisiva che ci trasmette l’importanza del senso dell’amicizia anche attraverso il dolore».

Pensa di alternare talvolta la sua professione di attrice con quella magari della conduttrice?«No, non mi appartiene. Ho studiato per recitare, amo il mio lavoro, non lo sostituirei con un altro. Semmai guardo al cinema».

Francesca Chillemi

Francesca Chillemi sul set

Eppure il richiamo di Miss Italia l’ha fatta una volta, nel 2013, dieci anni dopo il titolo, salire su un palcoscenico da presentatrice, con Massimo Ghini e Cesare Bocci, edizione in cui venne incoronata un’altra siciliana, Giulia Arena. Un’esperienza fine a se stessa, mentre il cinema è più di richiamo, del resto la Chillemi si è già affacciata al grande schermo recitando accanto a Checco Zalone nel film campione d’incassi Cado dalle nubi, nel 2009. Le soddisfazioni più grandi per la Chillemi vengono comunque dalla tv e dalle fiction, attraverso cui Francesca Chillemi è entrata nelle case degli italiani. Già da quando, indossando la divisa, ha vestito i panni Laura Flestero nella serie Carabinieri, poi il ruolo ne Il medico in famiglia, in Gente di mare e in un episodio de Il commissario Montalbano dal titolo La luna di carta.Interpretazioni che le sono valse qualche anno fa il Premio Margutta quale miglior attrice di fiction.

Nella sua professione l’essere diventata mamma le ha creato qualche difficoltà?«Assolutamente no, anzi mi ha aiutato a crescere ancora di più anche sotto il profilo professionale e a essere ancora più sensibile. Quando posso non perdo occasione per portare Rania con me anche al lavoro».

agatapatriziasaccone@gmail.com

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