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I primi “Sì, lo voglio!” della Generazione Z sono alle porte
● Secondo un sondaggio lanciato a febbraio 2021 a più di 3.700 coppie con data di nozze prevista per il 2021 e senza posticipi dovuti al Covid-19, il mese preferito per le nozze, sia per gli Z che per i Millennials, è giugno.
● Sia gli Z che i Millennials si conoscono in circostanze simili: nonostante quanto si possa pensare con l’avanzare del digitale, anche le generazioni più giovani incontrano i loro partner principalmente attraverso gli amici (42,8% gli Z e 41,6% i Millennials). Per i Millennials il luogo d’incontro principale è Facebook (40,6%), seguito dalle app di incontri (28,7%).
C’è da sottolineare che, al momento, i cambiamenti non sono così evidenti in quanto parliamo ancora dell’età che fa da ponte tra i Millennials e gli Z, ma sicuramente iniziano già a farsi notare alcune differenze.
Come si conoscono le coppie di oggi?
Secondo un sondaggio lanciato a febbraio 2021 da Matrimonio.com a più di 3.700 coppie con data di nozze prevista per il 2021, senza posticipi dovuti al Covid-19, sia i Millennials che gli Z si conoscono in circostanze simili: nonostante quanto si possa pensare con l’avanzare del digitale, anche le generazioni più giovani incontrano i loro partner principalmente attraverso gli amici (42,8% gli Z e 41.6% i Millennials), questo perché i loro circoli e la loro vita sociale sono ancora molto attivi. Con sorpresa, è nettamente inferiore la percentuale di coppie che si conoscono in bar, discoteche o feste, luoghi di aggregazione per antonomasia (il 7,7% per gli Z e 8.9% i Millennials). Se ci concentriamo sulle coppie che si conoscono su Internet, per i Millennials il luogo d’incontro principale è Facebook (40,6%), seguito dalle app di incontri (28,7%). Nonostante anche per gli Z questi ultimi rappresentino uno spazio di conoscenza cruciale, Instagram si sta facendo moltissima strada tra di loro. Il 16,9% di loro dice di essersi incontrato su Instagram, mentre per i Millennials questo social network è Cupido solo nel 6,4% dei casi. Solo il 5,1% dichiara di essersi conosciuto grazie al proprio hobby o passatempo in entrambe le generazioni.
Giugno e settembre: i mesi sovrani per le nozze
Il mese preferito per le nozze? Giugno si porta a casa lo scettro sia tra i Millennials (24,3%) che gli Z (23,3%). In generale le due generazioni sono allineate in quanto, al secondo posto, troviamo il mese di settembre sia per gli Z (20,5%) che per i Millennials (19,7%). Il mese meno ambito? Novembre per la generazione Z e gennaio per i Millennials.
Sostenibilità e prodotti km 0: gli aspetti più importanti
Gli aspetti più importanti del matrimonio sono rappresentati, in generale, dal food&beverage di prima qualità, il vestito, la musica e l’intrattenimento. La sostenibilità è un fattore tenuto in considerazione dalla generazione Z: il 46,8% lo ritiene infatti un fattore importante o molto importante. Il 18,4% degli Z, inoltre, dichiara che cercherà fornitori responsabili dal punto di vista ambientale e che sostengano cause solidali (9,1%). Entrambe le generazioni concordano sulla scelta di cibo locale a km 0 per il ricevimento (36,3% gli Z e 47,8% per i Millennials).
Gli animali domestici sono invitati graditi?
Nel caso degli Z, assolutamente sì! I più giovani vorrebbero presenti i loro animali domestici il giorno delle loro nozze (31,6%), mentre la percentuale scende lievemente tra i Millennials (21,7%). Entrambe le generazioni concordano sul ruolo dei loro amici a quattro zampe nel giorno delle nozze: custodi e portatori delle fedi (22,9% per il Z e 25,4% per i Millennials). Gli Z li inseriranno all’interno del corteo delle damigelle e paggetti (25%) mentre i Millennials li coinvolgeranno all’interno del servizio fotografico (31,4%).
Stop al protocollo
I Millennials avevano già iniziato a tenere meno in considerazione il protocollo e la tradizione ma, nel caso degli Z, questa tendenza è ancora più marcata e la maggioranza degli intervistati dice che non sentirà degli obblighi nei confronti della famiglia o colleghi di lavoro. Ciò potrebbe incidere anche sulle spese delle nozze in quanto la generazione Z ha una previsione di spesa leggermente inferiore rispetto a quella dei Millennials: questo può essere dovuto alla tendenza ad avere matrimoni con un numero leggermente inferiore di invitati e in cui il protocollo non ricopre più un ruolo importante. Ad ogni modo, questi dati sono basati su una loro previsione; bisognerà vedere se sarà effettivamente questo il budget definitivo per il loro grande giorno.
Largo al digitale per l’organizzazione delle nozze
Gli Z sono più preparati ad organizzare il loro matrimonio in maniera digitale. Alla domanda sull’importanza che danno agli strumenti di pianificazione del matrimonio, in quasi tutti i casi i più giovani danno loro una rilevanza maggiore:
● Sito web di nozze (wedding site): Z (36.1%) – Millennials (32.1%)
● Organizzatore di tavoli: Z (23.6%) – Millennials (24.6%)
● Lista degli impegni: Z (11.3%) – Millennials (9.5%)
● App: Z (11.3%) – Millennials (9.9%)
● Budgeter: Z (16.3%) – Millennials (13.8%)
● Lista degli invitati: Z (16.3%) – Millennials (17.7%)
● Catalogo di abiti: Z (13.3%) – Millennials (10.6%)
● Lista di nozze online: Z (34.2%) – Millennials (33%)
● Wedshoots (album di nozze in una app): Z (37.6%) – Millennials (34.4%)
Addio al nubilato e celibato: separati, con pochi amici e in città
Entrambe le generazioni confermano di voler organizzare il tradizionale addio al celibato/nubilato: solo il 13% degli Z dichiara che non intende organizzarlo mentre il dato scende lievemente tra i Millennials (9,8%). In entrambi i casi vengono preferiti gruppi intimi (massimo 5 o 6 persone) rispetto ad una festa con molti amici. Se però i Millennials preferiscono festeggiare questo evento in un’altra città o Paese (nel 60,1% dei casi), gli Z dichiarano che sceglieranno di rimanere all’interno della propria città o provincia (51,3%). Una cosa è certa: che i futuri sposi optano per un festeggiamento non insieme al proprio partner, bensí separato e con i propri amici.
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Francesca Carminati
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