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Catania, in declino i Caffè concerto: il centro si svuota, “movida” addio…

Di Pierangela Cannone |

CATANIA – L’operazione di presidio ai varchi della Ztl in centro storico, per l’esattezza nell’area dei Caffè concerto, scattata lo scorso 20 luglio, ha prodotto l’effetto desiderato: richiamare gli automobilisti al rispetto delle norme sulla viabilità, così da mettere gli esercenti in condizione di svolgere con maggiore serenità la propria attività. Peccato, però, che nelle vie del centro a non… funzionare sono proprio i Caffè concerto. Che, forse, l’offerta dell’estate in città è così variegata da non lasciare spazio alle attrazioni del centro storico? Oppure sono proprio queste a mancare?

In effetti, Catania sembra scindersi in tre piccoli cosmi. C’è il lungomare, che continua a richiamare gente fino a tarda sera, fra bar e giostre. C’è il porto, che si anima dalle 23 in poi, quando si va alla ricerca di locali in cui “fare notte”, invogliati da eventi di tribute-band e drink. E poi c’è il centro storico: un deserto di ricordi a cui fanno eco solo i chiacchiericci di quanti si danno appuntamento per spostarsi alla ricerca di buona musica. Perché è questo il problema del centro: la mancanza di un palinsesto, che animi e trattenga, snatura i Caffè concerto, cosicché la Ztl, con tanto di presidi ai varchi, rischia di ridursi a uno spreco di risorse.

«Non c’è un’offerta che attragga la gente – afferma il presidente della Fipet (Federazione italiana pubblici esercizi e turismo), Roberto Tudisco – invogliandola a permanere anche dopo cena. È vero che, prima dell’intervento dell’attuale amministrazione, la Ztl era inesistente, ma non vorrei che adesso sembri vana. L’ordinanza comunale relativa ai Caffè concerto, entrata in vigore prima dell’insediamento dell’attuale compagine politica, è eccessivamente restrittiva: vieta l’utilizzo di strumenti di amplificazione, proibisce l’uso di percussioni e riduce dalle 00,30 a mezzanotte la possibilità di fare musica. Insomma, tutto ciò è vergognoso: abbiamo un serbatoio di giovani musicisti che potrebbero mettere la propria arte al servizio del turismo locale e, invece, sono costretti a suonare in altre città, che puntano su di loro».

L’ordinanza, entrata in vigore il primo giugno, inoltre non solo vieta l’amplificazione, ma riduce da 65 a 55 i decibel trascorse le 22. In tal senso è comprensibile anche la scomparsa dei piano bar. L’unica nuova offerta del centro, quest’anno, sembra essere un camioncino che propone macedonie di frutta fresca, ma da dietro la transenna della Ztl e senza potere sponsorizzare al microfono la propria attività. Insomma, senza musica i Caffè concerto è come se non esistessero.

«Motivo per cui – prosegue Tudisco – ci appelliamo al sindaco, Salvo Pogliese, e all’assessore al Commercio, Ludovico Balsamo, per confrontarci, al di là della Ztl, e sviluppare insieme alcune idee che permettano al centro di tornare a vivere. L’obiettivo è creare un’atmosfera gioiosa, anche per i turisti, senza dare fastidio ai residenti, tant’è vero che, qualora le cose cambiassero, sarebbe opportuna l’azione di una squadra di vigili urbani dotati di fonometro per richiamare al rispetto delle regole gli esercizi che risultassero inadempienti. Capiamo che la stagione è inoltrata ed è possibile fare ben poco, ma salviamo il salvabile».

«Questa situazione – afferma l’assessore Balsamo – è frutto di anni di cattiva gestione della Ztl. È normale che gli avventori, da tempo, non scelgano locali limitrofi a zone in cui le macchine, finora, hanno transitato abitualmente nonostante i divieti. La gente si è scoraggiata e non va più al centro storico. Abbiamo assistito, infatti, a un processo di desertificazione delle attività commerciali di ristorazione. Un esempio per tutti è la famosa via Mancini, che circa sei anni fa contava otto attività, oggi non ne ha nemmeno una. Ciò che l’Amministrazione può fare è inserire un palinsesto, ma a inizio stagione. Nell’attuale, ci stiamo trovando in difficoltà. Ciò nonostante, accogliamo positivamente l’appello della Fipet e che ben venga un dialogo costruttivo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA