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«Idonea rimosso per i compensi milionari»

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Catania – Non accenna a diminuire il tono dello scontro tra il consigliere Manlio Messina di FdI e il capo di Gabinetto Giuseppe Spampinato. Secondo Messina il Comune gli avrebbe negato il documento dei revisori dell’Amt in liquidazione che attesterebbe la presa di distanza dell’organismo sul trasferimento dei 42 milioni dell’Amt alla Tesoreria comunale, ordinandone la restituzione. Alla protesta di Messina si sono aggiunti i due avvocati dell’ex liquidatore Amt, Giuseppe Idonea, che in una nota, pubblicata ieri, hanno spiegato che i motivi di rimozione del loro assistito dall’incarico sono proprio relativi ai fondi dell’Amt in liquidazione. Ieri con una nota il responsabile dell’Ufficio Partecipate Giuseppe Spampinato è intervenuto sulla vicenda. «Da quello che risulta dagli atti – scrive Spampinato in una nota – e sulla base di un documento dell’Avvocatura, il precedente commissario liquidatore Idonea, è stato rimosso per motivi ben precisi elencati nel provvedimento di revoca. In particolare si fa riferimento agli incarichi affidati da Idonea ad alcuni professionisti con compensi per 1,8 milioni pagati in anticipo rispetto alla conclusione del contenzioso e non a risultato ottenuto. Secondo molti – aggiunge – i compensi sarebbero al di fuori dal mercato. E l’Amt in liquidazione, sempre secondo il documento dell’Avvocatura, non ha saputo dimostrare il rispetto del limite di spesa per incarichi di consulenza previsto dalla normativa. Infine, senza alcuna gara pubblica, Idonea ha depositato una consistente somma di denaro nella Banca Carige».

«L’Amministrazione, dunque – conclude la nota – attende con fiducia il pronunciamento della Magistratura». Nel merito della vicenda relativa ai fondi l’amministrazione ha deciso di chiedere il conforto del Collegio di Difesa e acquisire il parere dell’autorevole organo sui termini di legittimità e di procedura. Lo ha reso noto con una propria nota il Comune sottolinando che «Vecchia Amt e Comune non possono essere considerate entità separate e autonome. La prima non ha personalità giuridica propria né Partita Iva, visto che un’azienda municipalizzata è un organo strumentale dell’ente locale e su essa il Comune ha una gestione diretta. In questo caso, dunque, non si può parlare di distrazione di somme visto che queste sono state depositate nelle casse del Comune».

A proposito della polemica sollevata dal consigliere Messina per l’ accesso agli atti riguardante la nota del Collegio dei revisori dei conti dell’Amt in liquidazione l’Amministrazione precisa, sempre nella stessa nota, «di non aver ricevuto nei giorni scorsi formale richiesta scritta per avere copia del documento. La richiesta, ancorché retrodatata, è stata consegnata soltanto nella mattinata di ieri. La visione del documento richiesto, peraltro, non è mai stata negata, ma sarà espletata garantendo i diritti di tutte le parti in causa, tra rispetto della privacy e diritto di accesso».

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