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L’Ordine dei veterinari di Catania: “Non è stato sequestrato un ambulatorio”

"Si tratta di locali dove venivano custoditi cani randagi, gestiti da volontari"

Di Redazione |

Il presidente dell'Ordine dei Medici Veterinari di Catania, dott. Alfio Russo, invia una precisazione per smentire la notizia della chiusura della clinica veterinaria a Catania, pubblicata da questo sito lo scorso 31 marzo. "In riferimento alla notizia divulgata  – spiega la nota –  l'Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Catania tiene a precisare che la struttura, in oggetto, non trattasi né di Ambulatorio, né di Clinica Veterinaria, bensì di locali dove venivano custoditi cani randagi, gestiti da volontari. Nessun veterinario è stato denunciato per esercizio abusivo della professione. Tanto si doveva per correttezza di cronaca". 

"A supporto a ciò – prosegue – si invia di sotto la nota presente sul sito del Ministero della Salute. Con la preghiera di pubblicarla": 

Nell’ambito delle competenze della Specialità dell’Arma, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha condotto una campagna di controllo su tutto il territorio nazionale finalizzata alla verifica di strutture veterinarie che erogano prestazioni terapeutiche e curative a favore degli animali da compagnia, dotate anche di servizi di pronto soccorso. Complessivamente sono stati ispezionati 682 tra ospedali, cliniche e ambulatori veterinari, rilevando 178 obiettivi non conformi, pari al 26%, deferendo all’Autorità giudiziaria 49 titolari ed operatori nonchè sanzionandone ulteriori 141 per violazioni amministrative per un ammontare di 145 mila euro. Sono state contestate 220 violazioni, delle quali 116 riconducibili ad irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci destinati all’impiego sugli animali, poiché risultati scaduti o non correttamente registrati. Sono state contestate ulteriori 62 sanzioni per inadempienze procedurali, organizzative e dei livelli minimi di igiene, nonchè la mancata attuazione delle misure di contenimento del COVID-19, individuando 5 veterinari che svolgevano l’attività privi di vaccinazione antiCOVID e, in due casi, sebbene già sospesi dell’Ordine professionale. Nel corso delle ispezioni, i Carabinieri NAS hanno eseguito il sequestro complessivo di oltre 800 confezioni di farmaci veterinari e dispositivi medici risultati irregolari e con data di scadenza superata, detenuti in promiscuità con altri medicinali ancora validi, con evidente possibilità di somministrazione di sostanze pericolose per l’animale o comunque privi di efficacia. Sono stati eseguiti, inoltre, 10 provvedimenti di sospensione dell’attività nei confronti di ambulatori veterinari che operavano in assenza autorizzativa e in condizioni igieniche e strutturali incompatibili con l’esercizio della cura e del benessere degli animali, riscontrati tra le province di Salerno (4), Latina (2), Avellino, Catania, Reggio Calabria e Torino. Il programma di verifiche è stato predisposto per garantire prestazioni sanitarie veterinarie dignitose e coerenti con le esigenze di salute e benessere a favore dei particolari “destinatari” delle cure che, soprattutto a seguito della pandemia da Covid-19, hanno aumentato la loro presenza nelle famiglie, diventandone elemento integrante.

Principali situazioni operative:

Nas Catania

Sospesa l’attività, con contestuale blocco immediato della movimentazione in ingresso ed in uscita degli animali, di una struttura sanitaria per animali ubicato nella provincia etnea, poiché la struttura operava in difetto del prescritto nulla-osta veterinario. Nel medesimo contesto sono state sottoposte a sequestro penale 34 confezioni di farmaci veterinari, prevalentemente antibiotici e vaccini, scaduti di validità e posti in promiscuità con le confezioni destinate ad animali d’affezione ricoverati e sottoposti ai trattamenti terapeutici. Il titolare della struttura è stato deferito in stato di libertà per tentata somministrazione di farmaci guasti ed esercizio abusivo della professione sanitaria in quanto sprovvisto di titoli professionali abilitanti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA