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Rifiuti, le soluzioni per Catania dalla raccolta h24 all’esportazione della differenziata

L'assessore comunale al ramo Barresi chiede anche ai cittadini maggior senso di responsabilità

Di Maria Elena Quaiotti |

Catania come Napoli? Il deja vu è servito. Perché la situazione che in queste ore sta vivendo la città etnea ha tante, troppe analogie con la stessa vissuta da quella partenopea nei primi anni 2000. Dalla raccolta differenziata con dati ancora deficitari alla raccolta straordinaria “a cicli periodici” di rifiuti indifferenziati (a Napoli anche con l'ausilio dell'esercito) e sempre sul filo dell'emergenza sanitaria, da incendi (dolosi) all'ordine del giorno raccontati dalla cronaca, alle discariche già sature, ma via via ampliate oltre le loro capacità (con conseguenze per chi vive nei dintorni delle stesse), dall'opposizione verso la realizzazione di impianti termovalorizzatori per il trattamento dei rifiuti (poi realizzati) al necessario invio della spazzatura negli impianti in Italia e perfino all'estero. Ipotesi, quest'ultima, che già da giorni frulla nella mente di Andrea Barresi, assessore all'Ecologia del Comune. 

Lo spettro dell'emergenza sanitaria del resto era chiaro da tempo, con l'ampliamento imposto dalla Regione siciliana alle discariche già sature che ha tardato ad arrivare (il deposito di Lentini, con numerosi autocompattatori in fila per giorni, ha riaperto solo venerdì sera). «Stiamo verificando con i nostri uffici la possibilità di fare gare urgenti per spedire i rifiuti indifferenziati fuori dalla Sicilia – ha confermato ieri l'assessore – ci stavamo pensando anche prima dell'indicazione della Regione alle Srr. Sia chiaro che non si può andare avanti per emergenze, non sarà la raccolta straordinaria in atto, h24, a risolvere la situazione: i catanesi devono fare la differenziata corretta della spazzatura, i cittadini dell'hinterland devono farla a casa loro, dal primo settembre la città non avrà più cassonetti. Noi di certo non torniamo indietro».

«Domani (oggi per chi legge) saremo anche al Rotolo – ha spiegato ancora Barresi, mentre si trovava a verificare le operazioni di bonifica in viale Cristoforo Colombo – in campo ci sono operatori di nettezza urbana delle ditte Eco Car, Super Eco e Dusty con l'ausilio necessario di mezzi meccanici, oltre ad agenti della polizia locale. In centro abbiamo raccolto in via Caronda, al Borgo, proseguiremo con Picanello, lo stesso sta accadendo nei lotti nord e sud e via via copriremo tutto per dare già da lunedì alla città un volto normale. Entro due ore da ogni zona di raccolta è previsto il passaggio della squadra per disinfezione e lavaggio. Noi la nostra parte la stiamo facendo, chiediamo anche ai cittadini più responsabilità, la città è di tutti e non possiamo renderla una discarica». «Qui ci vuole l'esercito», ha commentato sempre ieri sera Graziano Bonaccorsi, consigliere comunale M5S, promotore «già dieci giorni fa di un Consiglio comunale straordinario sui rifiuti, che abbiamo chiesto fosse urgente (ma che si terrà invece martedì 14 alle 11,15) e ci sarà anche un piccolo colpo di scena. C’è talmente tanta spazzatura che solo fra qualche giorno si vedrà qualche cambiamento, e se non si prendono provvedimenti fra dieci giorni ci ritroveremo punto e a capo. Per l'eventuale inceneritore ci vorranno 5-6 anni, la spazzatura va spedita all'estero o in altri impianti».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA