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Sigilli al patrimonio di “Melo squadrito”: beni di 1 mln € dichiarati per molto meno

Di Redazione |

Catania – Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro di beni, emesso dal Tribunale di Catania – sezione misure di prevenzione – nei confronti di Carmelo Bonaccorso, 57 anni.

Le indagini svolte dai militari della sezione indagini patrimoniali hanno fatto emergere che all’interessato è riconducibile, in modo diretto o indiretto, un patrimonio il cui valore è apparso sproporzionato rispetto ai redditi dallo stesso dichiarati. L’emissione del provvedimento di sequestro in argomento scaturisce dalla sussistenza del presupposto della pericolosità sociale di Bonaccorso, inteso “Melo squadrito”, derivata dalla sua militanza nell’ambito dell’organizzazione criminale del clan Laudani, attivo nel territorio di Viagrande. Carmelo Bonaccorso venne condannato per il reato di associazione di stampo mafioso nell’ambito del procedimento penale scaturito a seguito dell’operazione “Ficodindia” dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania e in seguito a quel procedimento gli venne applicata dal Tribunale etneo, per due anni, la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

A corroborare la prova della sua affiliazione al clan, l’operazione “Vicerè” dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, che condusse il reo dinanzi ai giudici che, con rito abbreviato, lo condannarono ad anni 11 e mesi 6 di reclusione per associazione a delinquere di tipo mafioso. In tal senso, numerose sono state le dichiarazioni convergenti sulla sua persona rese da diversi collaboratori di giustizia nell’ambito dell’indagine “Vicerè”, che ne indicavano inequivocabilmente la sua partecipazione attiva alle riunioni dei responsabili del clan circa gli assetti organizzativi.

Sono stati posti in sequestro i seguenti beni:

 azienda “Fruttissima 2 s.r.l.” attiva nel commercio all’ingrosso ed al dettaglio di prodotti ortofrutticoli, con sede in Viagrande (formalmente nella titolarità della moglie e del figlio Pietro);

 un fabbricato di circa mq. 140, adibito a magazzino e locale di deposito ubicato in Viagrande (formalmente nella titolarità del figlio Sebastiano);

abitazione in villa di circa mq. 260, ubicata nel Comune di Trecastagni (formalmente nella titolarità del figlio Pietro);abitazione di mq. 120 con relativo posto auto, ubicata nel Comune di Viagrande (formalmente nella titolarità del figlio Pietro);due autoveicoli, di cui una Bmw X1 ed una Fiat 500 (formalmente nella titolarità della moglie Agata Arena);

i saldi attivi di rapporti finanziari, nonché fondi assicurativi, esistenti presso istituti di credito e compagnie assicurative, intestati ai componenti del nucleo familiare. Il valore complessivo è stimato in circa 1.100.000,00 euro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA