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Covid, Razza su emergenza in Sicilia: «Non è ancora alle nostre spalle e la gente deve capire»

Di Redazione |

Palermo – Conferenza stampa oggi pomeriggio dell’assessore alla Salute della Regione Siciliana Ruggero Razza per fare il punto sull’emergenza Covid nell’Isola. “L’andamento della curva dei contagi, oggi 872 i nuovi positivi, fa ben sperare ma non dobbiamo pensare che l’emergenza sia alle nostre spalle. Non è così e non è così che deve essere percepito dai cittadini. Laddove si percepisce un calo di tensione si vedono effetti dopo 10-15 giorni”, ha affermato Razza. “Comprendo l’esigenza ma mi permetto di dire una cosa. In questa fase i cittadini devono comprendere le decisioni. Se i cittadini comprendono il perchè il governo prenda una iniziativa è probabile che l’accettano, ma se pensano che non sia sostenuta da solide basi scientifiche e che è nel loro interesse sarà più difficile farla accettare. Siamo usciti dalla fase in cui si cantava l’inno nazionale fuori dal balcone”. 

“Ad oggi sono quasi a quota 39 mila le registrazioni al sito Siciliacoronavirus, ha poi aggiunto l’assessore”. “L’estate scorsa in totale sono stati 40 mila. Questo ci fa pensare che il grado di adesione sia molto alto. Così come alta è la spontanea presentazione nei drive in realizzati”. “Di questi il 7% dei registrati ha già allegato il tampone effettuato già in sede di registrazione on line”. Da questa sera anche controlli nello scalo di Trapani.

In Sicilia ogni 10 mila abitanti ci sono 156.29 infetti. “Siamo tra le regioni italiane con il tasso più basso per incidenza per abitante – ha puntualizzato -. Lo rileviamo in maniera più significativa negli ultimi 7 giorni”. “L’andamento fa ben sperare, anche in vista dei provvedimenti che saranno dati dal presidente delle Regione. In quella sede discuteremo con il governo nazionale delle misure”. “Mi convince poco l’idea di un colore a giorni alterni – ha spiegato l’assessore -, temo che pure essendo sostenibile dal punto di vista scientifico sia difficilmente spiegabile dal punto di vista logico e quello che non è spiegabile dal punto di vista logico diventa difficilmente accettabile dalla popolazione”. “Una cosa che noi chiederemo, e sono convinto sia al centro della valutazione del governo – ha spiegato -, è di evitare che si adottino soluzione che creino differenze tra diverse categorie produttive. Se io chiudo e quello accanto è aperto e credo che il rischio contatto sia analogo o forse inferiore è difficile spiegarlo”. 

L’assessore ha anche spiegato che sono state definite le modalità di preadesione del personale sanitario e il target di popolazione da sottoporre al vaccino anticovid. Razza ha illustrato alcuni dettagli della prima fase della campagna che partirà il prossimo gennaio. «Sarà una sfida importante e auspico che ci sia la più larga adesione da parte del personale sanitario – ha detto -. La loro partecipazione è fondamentale per far si che alla popolazione arrivi il messaggio che vaccinarsi è utile per vincere la battaglia contro il virus». Dalle prossime ore, infatti, sul portale siciliacoronavirus.it sarà operativa una sezione dedicata alle pre-adesioni alla vaccinazione da parte del personale sanitario. La Sicilia è la seconda regione d’Italia, dopo la Toscana, ad avere attivato un forum di registrazione per la vaccinazione al Coronavirus. Razza ha inoltre spiegato che in base alle priorità stabilite dal piano nazionale del ministero della Salute per la Fase 1 della campagna (da gennaio a marzo 2021) è stato definito il target di popolazione da vaccinare, pari a 141.084 unità. Sono professionisti della sanità e il personale che opera in ambito ospedaliero e delle Rsa e dei loro ospiti. All’inizio della campagna, la Sicilia riceverà il 90% delle dosi necessarie. Il target è così previsto: 79.385 professionisti della sanità e personale che opera in ambito ospedaliero; 21.551 ospiti e 10.463 operatori delle 1.465 Rsa censite sul territorio regionale; 8.600 operatori della sanità privata; 3.092 operatori del 118 (Seus); 4.721 tra medici di base e pediatri; 1.455 collaboratori degli studi dei medici di base e dei pediatri; 2.956 operatori McaCa/Met (Medicina emergenza territoriale); 4.527 unità di personale assunto per l’emergenza Covid; 800 studenti dei corsi di medicina generale; 3.534 specializzandi. La Sicilia con una trentina di punti attivati è la seconda regione per lo stoccaggio di dosi di vaccino in Italia.

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