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Agrumi e olio esteri, svolta Di Maio: «I trattati in vigore saranno rivisti»

Di Redazione |

CATANIA – «Abbiamo grandi filiere che fanno grandi le nostre aziende. Un segnale lo voglio lanciare da qui: non permetteremo più che si facciano trattati su trattati che aprono alla concorrenza sleale di altri paesi. Se si devono fare trattati con altri Paesi, dobbiamo prima difendere le nostre eccellenze alimentari e i nostri prodotti della terra». L’ha detto, incontrando i giornalisti a margine di una sua visita nell’azienda A.A.T. Oranfresh – Agroindustry Advanced Technologies spa di Catania, il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio.

«Non bisogna mettere in concorrenza con i nostri agricoltori gli altri Paesi dove il costo del lavoro è la metà e dove le norme di sicurezza non esistono. Ho sempre promesso alle persone che fanno parte del comparto agrumicolo siciliano – ha sottolineato – che li avremmo protetti e difesi e soprattutto che non avremmo mai giocato in difesa ma in attacco, portando nel mondo le eccellenze agroalimentari del nostro territorio».

E ancora: «Basterà iniziare a dire qualche no ai tavoli europei e internazionali – ha quindi sottolineato Di Maio – come abbiamo cominciato a fare: il Ceta va rivisto per non abbassare il prezzo di grano e carne italiani. Dobbiamo rivedere i trattati con Marocco e Tunisia, che riguardano arance e olio. Ce lo siamo detti per anni come forza di opposizione e ora dobbiamo dettare le regole. Spero che si possa lavorare con gli altri Paesi per far sì che i nostri prodotti possano andare all’estero».

Di Maio sta compiendo un tour in Sicilia per incontrare le imprese della filiera agrumicola.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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