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Alfano: no a commissioneispettiva al Comune di Catania

Alfano: no a commissione ispettiva al Comune di Catania

Per il ministro dell'Interno non sussistono le condizioni per impedire l'attività all'interno del Consiglio comunale dopo le verifiche antimafia effettuate sui 45 dei 78 consiglieri circoscrizionali

Di Redazione |

ROMA  – Ad oggi «non sussistono elementi che possano consentire l’accesso» di una commissione ispettiva al Comune di Catania. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano al question time rispondendo ad un’interrogazione di Sinistra italiana.

 Le verifiche effettuate su 45 consiglieri comunali e 78 consiglieri circoscrizionali, compresi i loro familiari, ha spiegato il ministro, hanno consentito di confermare che un consigliere comunale e uno circoscrizionale hanno legami di parentela con alcuni soggetti legati a famiglie mafiose. Ma entrambi «non sono interessati da procedimenti che ne impediscono» l’attività. Né basta il legame di parentale per consentire un’accesso al Comune. Ecco perché il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha stabilito all’unanimità che allo stato non ci sono elementi per consentire l’ispezione. «Assicuro comunque che l’attività di osservazione – ha concluso Alfano – non verrà certo ad esaurirsi e verrà riferito ogni elemento che possa far cambiare la valutazione».

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