Notizie Locali


SEZIONI
Catania 26°

Bullismo: fenomeno sempre in crescita ma nel 2015 una sola denuncia

Bullismo: fenomeno sempre in crescita ma nel 2015 una sola denuncia

Il dato allarmante di Catania è emerso in un convegno nell’ambito del Progetto «Sport e legalità» che ha dibattuto temi importanti per i giovani

Di Redazione |

Un convegno destinato a lasciare una traccia importante nel tessuto scolastico etneo con relatori che hanno aperto gli occhi ad alunni e alunne e spiegato ai docenti, la grande tematica legata oggi al fenomeno del bullismo.

Il convegno «Bullismo: scuola e sport», organizzato nell’ambito del 7° progetto «Sport e legalità-Giovanni Falcone», la manifestazione che continua a coinvolgere grazie al lavoro del Cus Catania, in testa il presidente Luca Di Mauro, il prof. Ignazio Russo, responsabile dell’evento e la coordinatrice Roberta Raffaele, 17 istituti comprensivi di Catania e provincia, ha messo il dito su un fenomeno che continua creare disagi tra i giovani anche se molte volte questi casi non vengono denunciati.

«Purtroppo abbiamo dei dati – ha fatto il suo esordio il dott. Ferdinando Buceti, vice questore di Catania – che nel 2015 parlano di una sola denuncia effettuata per un caso di bullismo, quando invece è evidente che il fenomeno è diffuso. Tocca così a voi ragazzi e soprattutto ai docenti denunciare e mettere in luce questi fenomeni che a scuola trovano terreno fertile per diffondersi».

Il convegno moderato da Paolo Di Caro, è poi entrato nel vivo con il dott. Letterio Freni, direttore tecnico principale della Polizia di Stato, Compartimento Polizia Statale e Comunicazioni Sicilia Orientale Catania, che ha messo in grande risalto il pericolo del cyberbullismo. «Dovete essere consapevoli – si è rivolto alla platea di alunni e docenti – che per leggerezza mettere una foto, un video sui social, potrebbe avere conseguenze pesanti con la Polizia che si può presentare a casa vostra con conseguenze pesanti. L’uso dei telefonini, dei computer con inserimento di immagini e frasi può generare casi di bullismo con gravi conseguenze per l’autore e per la vittima che rischia di vedere lesa la sua immagine per tutta la vita».

Aspetti penali che sono stati trattati con dovizia di particolari dall’avv. Enrico Trantino, presidente Camera Penale di Catania, che prima da genitore e poi da avvocato ha sottolineato i rischi a cui si va incontro nell’uso improprio di cellulari, pc e tutte i mezzi che danno accesso ai social. «Voi ragazzi siete avanti rispetto a noi – ha sottolineato l’avv. Enrico Trantino – e l’innovazione tecnologica è utilissima ma se non è accompagnata da un utilizzo consapevole può essere molto rischiosa. Occorre sensibilizzare voi educatori e i genitori sull’uso corretto di comunicazione sempre più efficaci, veloci e proprio per questo soggetti alla massima attenzione. Per fornire elementi alla magistratura ed alle forze dell’ordine bisogna però che arrivino le segnalazioni da parte degli studenti e dei docenti».

«Recentemente l’Istat ha diffuso i dati sulle principali cause di morte in Italia – ha sottolineato nel suo intervento Luca Massaccesi, segretario generale dell’Osservatorio nazionale sul bullismo e doping e da atleta bronzo nel taekwondo ai Giochi di Barcellona 1992 – e si legge che la seconda causa più frequente è il suicidio, con il 14% del totale tra i maschi e il 10% tra le femmine tra i 15 e i 24 anni. Un disagio giovanile sempre più crescente e sempre più forte tra i nostri giovani nativi digitali e non sappiamo se questi dati hanno a che fare con bullismo e cyberbullismo». E ha chiuso gli interventi il generale Gianni Gola, cittadino onorario di Catania, ex comandante del Gs Fiamme Gialle e del Cism, il massimo organismo mondiale dello sport militare, che ha portato le esperienze dei campioni nelle scuole, esaltandone le virtù, ma soprattutto le capacità di chi ha saputo fare tesoro delle sconfitte per conseguire un successo senza scorciatoie e senza prevaricazioni.

«E’ necessaria un’ulteriore accelerazione nel nostro impegno – ha sottolineato il generale Gianni Gola – perché oggi siamo in una fase di vera e propria emergenza. Sono consapevole del fatto che quello che noi facciamo è piccola cosa rispetto alle dimensioni del problema, ma è proprio per questo che siamo qui oggi: insieme dobbiamo sviluppare al 100% le potenzialità e i valori dello sport, il più forte antidoto contro il bullismo e il doping. Scuola, famiglia e prevenzione devono essere capisaldi da cui ripartire. necessità che questo cambiamento di direzione non parta solo dalle Istituzioni ma da chi è continuamente a contatto con i giovani». La giornata si è chiusa come si era aperta con l’intervento del dott. Luca Di Mauro che ha organizzato il convegno il Panathlon Catania presente ieri con il neo presidente Antonio Mauri e il Cusi Sicilia.

«Una giornata importante – ha sottolineato il prof. Ignazio Russo – che si inserisce negli eventi non solo sportivi che caratterizzano il progetto «Sport e legalità che continua ad andare avanti con successo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: