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Laura Boldrini: non si fa parte dell'Ue solo quando conviene

Laura Boldrini: non si fa parte dell’Ue solo quando conviene

La presidente: "Sono alcuni Stati membri che rifiutano di dar seguito all'impegno preso dal Consiglio europeo in merito alla ridistribuzione dei richiedenti asilo. Allora dovranno accettare che i fondi strutturali non verranno erogati nella stessa misura in cui ne avrebbero diritto"

Di Redazione |

 “La Commissione Europea ha fatto una proposta molto chiara agli Stati membri, ha presentato l’agenda per l’immigrazione. Ha chiesto di dare la disponibilità per assorbire quote di richiedenti asilo attraverso la cosiddetta ‘rilocation’, così che le persone che entrano nei Paesi confinanti, come Italia e Grecia, vengano identificati con un meccanismo articolato, il ‘cervellonè delle impronte digitali. Si fa quindi uno sforzo nell’identificazione, dopo di che gli Stati offrono quote di migranti, di richiedenti asilo, e le persone vengono trasferite”. Lo ha detto la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, a Palazzo delle Aquile, a Palermo, a margine di un incontro con la Giunta, il Consiglio comunale e la Consulta delle culture sul tema “Palermo, città dell’accoglienza”. “La Commissione ha fatto la sua parte – ha continuato -. Sono alcuni Stati membri che rifiutano di dar seguito all’impegno preso dal Consiglio europeo in merito alla ridistribuzione dei richiedenti asilo. Io ritengo che se gli Stati membri non danno seguito ai propri impegni, allora dovranno accettare che i fondi strutturali non verranno erogati nella stessa misura in cui ne avrebbero diritto. Perchè altrimenti si crea un precedente – ha concluso – per cui si prende un impegno, non lo si rispetta e si afferma il principio che si sta in una famiglia solo quando conviene. E questo non è possibile”.  

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