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Laureati in Sicilia, dopo cinque anni

Laureati in Sicilia, dopo cinque anni Sette su 10 hanno un lavoro e guadagnano 1200 euro

AlmaLaurea: presentato il Rapporto sul profilo occupazionale

Di Redazione |

La metà degli studenti siciliani che riescono a conseguire una laurea triennale riesce dopo un anno a trovare un lavoro (considerando anche la formazione retribuita), mentre il 38% è disoccupatro considerando coloro che sono inseriti o intendono farlo nel mercato del lavoro. Il 46% degli occupati può contare su un lavoro stabile, ossia contratti a tempo indeterminato o attività autonome effettive (liberi professionisti, lavoratori in proprio, imprenditori e guadagna in media 985 euro mensili netti.

E’ quanto si evince dal XVIII Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati italiani presentato da AlmaLaurea al Convegno ” Formazione universitaria e posti di lavoro: proiezioni spaziali e temporali ” all’ Università Federico II di Napoli.

L’’indagine sulla Condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 34.021 laureati della Sicilia. La sintesi si concentra sull’’analisi delle performance dei laureati triennali e magistrali biennali usciti nel 2014, intervistati a un anno dal titolo, e su quelle dei laureati magistrali biennali del 2012 intervistati a tre anni e del 2010 intervistati a cinque anni.

L’ ’indagine ha coinvolto 11.968 laureati triennali del 2014 intervistati dopo un anno dal titolo, ovvero nel 2015. .

Ma quanti fanno quello per cui hanno studiato? Solo 46 laureati su cento considerano il titolo molto efficace oefficace per il lavoro che svolgono. L’indagine “studia” i laureati magistrali biennali a uno, tre e cinque anni dalla laurea. Il 55% dei laureati magistrali biennali del 2014, compresi coloro che sono in formazione retribuita, èoccupato. Il tasso didisoccupazione, calcolato sulle forze di lavoro, è pari al 33%. 44 occupati su cento possono contare su un lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo). Il guadagno è di 1.011 euro mensili netti e l’efficacia è pari al 48%.

A tre anni il 69% dei laureati magistrali biennali del 2012 è occupato. Il tasso di disoccupazione è pari al 21%. Gli occupati stabilisono il 54%. Le retribuzioni arrivano a 1.108 euro mensili netti. L’’efficacia coinvolge 53 laureati su cento. Il 70% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 24% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit (6%). L’ambito dei servizi assorbe l’83%, mentre l’industria accoglie il 14% degli occupati. Marginale la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

A cinque anni il 72% dei laureati magistrali biennali del 2010 è occupato. Il tasso di disoccupazione è pari al 18%. Gli occupati stabili sono il 70%. Le retribuzioni arrivano a 1.225 euro mensili netti. L’efficacia coinvolge 57 laureati su cento. Il 68% è inserito nel settore privato, mentre il 28% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit (4%). L’’ambito dei servizi assorbe l’85%, mentre l’industria accoglie il 13% degli occupati. Marginale la quota di chi lavora nel settore dell’’agricoltura.

I laureati al 2015 in Sicilia sono 20.031. Si tratta di 11.327 di primo livello, 4.866 magistrali biennali e 3.331 a ciclo unico; i restanti sono laureati pre-riforma o del corso non riformato in Scienze della Formazione primaria. Le Università coinvolte sono quelle di Catania, Messina, Palermo ed Enna Kore.

L’’età media alla laurea, pari a 26,9 anni per il complesso dei laureati, varia tra i 25,6 anni per i laureati di primo livello e i 28,5 anni per i magistrali biennali. Su tale risultato incide però anche il ritardo nell’iscrizione al percorso universitario: non tutti i diplomati infatti si immatricolano subito dopo la conquista del titolo di scuola secondaria superiore.

35 laureati su cento terminano l’’università in corso: in particolare, sono il 27% tra i triennali e il 58% tra i magistrali biennali. Il voto medio di laurea è 103,7 su 110; in particolare, 101 per i laureati di primo livello e 109,3 per i magistrali biennali.

Il 64% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi: sono il 75% tra i laureati di primo livello e il 62% tra i magistrali biennali (valore che cresce all’80% considerando anche coloro che l’hanno svolta solo nel triennio).

Le esperienze di studio all’’estero riconosciute dal corso di laurea (Erasmus in primo luogo) riguardano il 6% dei laureati: il 5% per i triennali e il 7% per magistrali biennali (quota che sale al 9% considerando anche coloro che le hanno compiute solo nel triennio).

Il 52% dei laureati ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari: è il 52% tra i laureati di primo livello e il 56% tra i magistrali biennali.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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