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Lega e M5S: «Ma le città turistiche sono escluse»

Di Redazione |

La chiusura dei centri commerciali e comunque dei negozi la domenica non riguarderà le città turistiche. «La proposta che abbiamo è di non bloccare le aperture domenicali nelle città turistiche» ha infatti precisato il ministro dell’Agricoltura e del Turismo, Gian Marco Centinaio, durante la sua visita alla Fiera del Levante di Bari, rispondendo alla domanda sulle dichiarazioni rese ieri, sempre a Bari, dal ministro Di Maio, il quale ha annunciato l’approvazione della legge che impone lo stop nei fine settimana e nei festivi a centri commerciali, con delle turnazioni e l’orario che non sarà più liberalizzato.

«Immediatamente ho chiesto spiegazioni in merito a questa proposta – ha detto Centinaio – e non posso pensare che in una realtà turistica si blocchi tutto la domenica. Allora facciamo un ragionamento che ci sia un giorno a settimana di chiusura, che non sia necessariamente la domenica, perché altrimenti blocchiamo il turismo nel nostro Paese».

Anche dal M5S ci sono precisazioni: «Nel Pd soffrono di problemi di memoria. Ora si stracciano le vesti contro la chiusura domenicale ma nella scorsa legislatura (carta canta) alla Camera votavano a favore del Progetto di legge n.750. Difendere i diritti dei lavoratori dovrebbe far parte dei valori storici della sinistra. Ma, forse, ricordo male io» ha scritto sui social il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Sergio Battelli.  «Noi, comunque, non vogliamo impedire ai negozi di aprire la domenica o nei giorni festivi ma puntiamo a introdurre un meccanismo di turnazione che faccia sí che, a restare aperto, sia il 25% dei negozi. Ovviamente dalla regolamentazione rimarrebbero esclusi i negozi che si trovano nei centri turistici. Io penso che normare questo settore, senza piegarsi ai diktat delle lobby, possa far bene a tutti: diritti, persone, società».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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