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Migranti: Malta accusa il Viminale, Salvini polemizza con Saviano…

Di Redazione |

CATANIA –  «Sfortunatamente, l’Italia non ha ancora rispettato i suoi impegni sul meccanismo di redistribuzione avviato da Malta rispetto ai migranti sbarcati sull’isola dalla Lifeline il 27 giugno». Così il governo maltese replica in una nota al ministro dell’Interno Matteo Salvini che ieri ha «accusato Malta di non rispettare i suoi impegni su un precedente meccanismo di redistribuzione stabilito dalle autorità italiane».

Ieri Salvini aveva scritto che «a proposito dei 450 immigrati sbarcati a luglio a Pozzallo, e che dovevano essere ripartiti tra gli altri paesi europei, solo la Francia ha mantenuto l’impegno». Mentre gli altri Paesi, compresa Malta, «zero». Oggi il governo della Valletta replica che «le autorità maltesi sono già state in contatto con le autorità italiane per adempiere quanto prima agli impegni assunti. Tuttavia, le autorità italiane non hanno previsto alcuna procedura concreta per Malta». «Malta – prosegue la nota del governo – ha sempre partecipato a meccanismi di solidarietà ed è stato il primo Stato membro dell’Unione europea a rispettare i suoi impegni in merito al meccanismo di solidarietà della Commissione europea nei confronti dell’Italia e della Grecia. Inoltre, Malta aderisce sempre alle leggi internazionali e alle convenzioni».

Dal canto suo, il ministro dell’Interno oggi invece replica a Saviano: «Finisce l’estate e tornano le fesserie di Saviano! Vi era mancato? A me no», scrive infatti Salvini postando, su Twitter, le dichiarazioni di Roberto Saviano secondo cui quello dei migranti sulla Diciotti è un «sequestro di Stato» attuato «per ordine del ministero dell’Interno».

Ed a proposito della Diciotti, ferma ormai quasi da due giorni nel porto di Catania senza che sia consentito lo sbarco dei migranti a boro dell’imbarcazione della Guardia costiera, stamattina nuovo presidio della Rete Antirazzista, i cui aderenti appunto chiedono che vengano fatti sbarcare i migranti. I partecipanti al presidio nel porto di Catania hanno esposto uno striscione con la scritta «Restiamo umani. Mai più naufragi. Diritto d’asilo x non morire», e hanno tenuto in mano un foglio di carta ognuno con una scritta diversa, «Siamo tutti clandestini», «Difendiamo le persone non i confini», «Gesù è forestiero».

«La situazione che si sta verificando – dice Matteo Iannitti, della Rete Antirazzista Catanese, candidato sindaco di Catania nel 2013 – è gravissima e assurda. Noi chiediamo che tutte le istituzioni e tutta la catena di comando disponga immediatamente lo sbarco delle persone ospiti della Diciotti sul territorio italiano». «Ci sono decine di minori stranieri non accompagnati – aggiunge – che hanno l’urgenza di raggiungere dei luoghi protetti, così come la legge comanda. Le persone lì dentro sono state sequestrate dal ministro dell’Interno».

FOTO DI ORIETTA SCARDINOCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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