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Neonato in stato vegetativoIndagate ginecologa e ostetrica

Neonato in stato vegetativo Indagate ginecologa e ostetrica

Le gravi conseguenze di salute per il piccolo, nato nel dicembre del 2014 al Buccheri La Ferla, dovute al ritardo della decisione di procedere con il parto cesareo

Di Redazione |

PALERMO – La decisone di procedere con il parto cesareo sarebbe arrivata tardi e la sofferenza fetale del neonato sarebbe degenerata nell’encefalopatia ipossica che ha portato il piccolo a rimanere in stato vegetativo.  Sono indagate dalla Procura di Palermo una ginecologa e un’ostetrica del Buccheri La Ferla per lesioni personali gravissime. Il pm Renza Cescon ha chiuso le indagini per il medico Gabriella Vivirito e l’ostetrica Viviana Accetta. Archiviate altre tre posizioni: l’anestesista Agostino Falletta, il medico del pronto soccorso Antonino Abbate e un’altra ginecologa Marianna Tornabene. Secondo la ricostruzione della Procura, la donna – che aveva 39 anni ed era al primo parto – arrivò in ospedale nel tardo pomeriggio del 29 dicembre 2014. Era in travaglio. Lì la monitorarono e, nonostante i tracciati non sarebbero stati rassicuranti, i medici non avrebbero optato subito per il parto cesareo, resosi poi necessario alle 2.30. 

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