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Orge e spaccio di droga nella caserma dei carabinieri a Piacenza: tra gli indagati anche quattro siciliani

Di Redazione |

Due catanesi, uno di Petralia Sottana e uno di Salemi. Ci sono anche quattro siciliani tra i carabinieri e i finanzieri arrestati o indagati a Piacenza nell’ambito dell’inchiesta sui pestaggi, lo spaccio e altri reati che ha portato al clamoroso sequestro di una caserma “Levante” dei carabinieri. Uno scandalo che ha scosso il Paese e che è stato svelato dall’inchiesta Odysseus della Guardia di Finanza e della Polizia locale della città emiliana. Si tratta del maresciallo Marco Orlando di Petralia Sottana che è stato messo ai domiciliari, ma anche Marco Marra, 31 anni, finanziere catanese per il quale il gip del Tribunale di Piacenza ha disposto l’obbligo di firma (è accusato di rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio) e l’appuntato Salvatore Cappellano, 37 anni, anche lui catanese che era in servizio nella caserma Levante. Il quarto siciliano coinvolto nello scandalo è il carabiniere Daniele Spagnolo, 30 anni di Salermi, finito in carcere. In tutto sono 22 le misure cautelari. Tutti sono accusati a vario titolo di spaccio di droga, ricettazione, estorsione, arresto illegale, tortura, lesioni personali aggravate, peculato, abuso d’ufficio, rivelazione ed uso di segreti d’ufficio, falso ideologico, perquisizione e ispezioni personali arbitrarie, violenza privata aggravata, truffa ai danni dello Stato.

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