Cronaca
Palermo, indennità irregolari ai dirigenti Iacp, la Corte dei Conti rivuole 600 mila euro
La Corte dei conti per la Sicilia (presidente Luciana Savagnone, Igina Maio consigliere, relatore Paolo Gargiulo), accogliendo le richieste del procuratore Gianluca Albo, ha condannato l’ex commissario e dirigenti in servizio e non dello Iacp a risarcire oltre 600 mila euro all’Istituto autonomo case popolari di Palermo.
L’ex commissario ed ex senatore di centrodestra Marcello Gualdani dovrà risarcire 177 mila euro; l’ex direttore Salvatore Giangrande, 306 mila euro; il dirigente Ernesto Butticè, 27 mila euro; i componenti del nucleo di valutazione dei dirigenti Maria Varvaro, 37 mila euro; Marisa Cassarà, 37 mila euro; Alberto Raffadale, 19 mila euro.
A Gualdani, Giangrande e Butticè vengono contestate l’erogazione ingiustificata della retribuzione di posizione al personale dirigenziale dal 2011 al 2015 e il danno provocato dall’erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti nel triennio 2010/2012.
«Gualdani, quale commissario straordinario e, quindi, in funzione sostitutiva del Consiglio di amministrazione, avrebbe dovuto fissare gli obiettivi del coordinatore generale – si legge nella sentenza dei giudici – Tuttavia, pur non avendo fissato tali obiettivi, ha proceduto alla nomina del Nucleo di valutazione. Infine si è poi spogliato dei poteri finali di valutazione dell’operato del direttore Giangrande e, in definitiva, della verifica della rispondenza dell’azione amministrativa dell’Istituto alle linee di indirizzo politico-strategico».
Per i giudici le responsabilità sono anche del direttore e dei componenti del nucleo di valutazione. «Gravemente colposa è stata la condotta del Giangrande – aggiungono – che non ha fissato gli obiettivi dei dirigenti da lui coordinati». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA