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Pista ciclabile, direttore lavorisi dimette ma forse ci ripensa

Pista ciclabile, direttore lavori si dimette, ma forse ci ripensa

Giornata convulsa per Carmelo Martelli che questa mattina aveva annunciato di voler lasciare l'incarico per "interferenze" sul progetto. Girano però voci su un passo indietro

Di Redazione |

Catania – Giornata convulsa oggi per il direttore dei lavori della pista ciclabile che il Comune di Catania realizzerà sul lungomare della città. Carmelo Martelli ha presentato le dimissioni . La richiesta di modifiche sul progetto, “avrebbero interferito”, secondo le motivazioni di Martelli, sulla prosecuzione dei lavori; una situazione che l’ex direttore dei lavori del progetto, gia appaltato e in fase di espletamento, aveva qualificato come “insostenibile”. L’assessore al ramo Rosario D’Agata, da subito aveva commentato con un laconico, ma perentorio «Noi andiamo avanti». Nel pomeriggio però a Palazzo di città gira voce che le dimissioni potrebbero rientrare.

La pista in questione dovrebbe essere realizzata sul lato mare. Si tratta di una pista lunga 2 chilometri e 200 metri, da piazza Europa a piazza Mancini Battaglia, e larga due metri e mezzo per consentire il doppio senso di marcia ai ciclisti.

In un primo momento il progetto, redatto dal geometra Sebastiano Scaccianoce, prevedeva che la pista, all’altezza di piazza Nettuno, «salisse» sul marciapiedi. Soluzione poi scartata per il doppio gomito stretto e poco agevole per i ciclisti e, soprattutto, perché avrebbe espulso da quel tratto di passeggiata a mare i pedoni, i disabili in carrozzella, i bimbi in triciclo e quelli nel passeggino. Riportarla sulla sede stradale comporta costi aggiuntivi. Non solo. Era stata prevista l’apposizione di cordoli soltanto in alcuni punti considerati a maggior rischio, ma, alla luce del comportamento abituale degli automobilisti, si è valutato più sicuro prevedere il cordolo per tutta la lunghezza della pista e questo farà lievitare notevolmente i costi.

Quello preventivato inizialmente era di 168.000 euro cui dovranno aggiungersi altri 160.000 euro previsti per la sistemazione del cordolo «aggiuntivo»COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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