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Trump mette i dazi anche sul falso vino Marsala cinese

Di Redazione |

Anche il falso vino Marsala Made in China compare nella black list dei prodotti alimentari e delle bevande stilata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Lo ha reso noto la Coldiretti, in riferimento all’escalation della guerra dei dazi con l’imposizione da parte degli Usa di un’aliquota tariffaria al 10% su beni importati per 200 miliardi di dollari.

Accanto ai prodotti tecnologici ad essere colpita è una lunghissima lista di prodotti alimentari, dalla frutta alla verdura, dal pesce al burro, dal miele alle uova, dal riso agli altri cereali, dai funghi ai tartufi e moltissimi altri prodotti tra i quali spicca anche il vino Marsala, tutelato dall’Italia con la denominazione di origine controllata (Doc).

Si tratta di un caso eclatante di agropirateria, commenta la Coldiretti, che dimostra la diffusione di prodotti di imitazione in Cina che invadono i mercati internazionali dove tolgono spazi al vero Made in Italy. Negli Stati Uniti le spedizioni di vino Marsala dall’Italia sono state pari a 4,6 milioni di euro nel 2017, ma potrebbero crescere molto di più senza la concorrenza sleale dei “tarocchi”.

Il caso Marsala, conclude la Coldiretti, dimostra che occorre promuovere regole sul commercio globale che non tengano conto solo del fattore economico, ma anche del rispetto della proprietà intellettuale, dei diritti sul lavoro della tutela dell’ambiente e della salute.

L’amministrazione Trump ha annunciato nella notte una nuova ondata di dazi su una serie di prodotti  Made in china per un valore di 200 miliardi di dollari, pari a circa la metà dell’import di tutti i beni cinesi negli Usa.  Le nuove tariffe scatteranno alla fine di settembre e sono fissate al 10% fino alla fine  dell’anno, quando aumenteranno al 25%.

Con la nuova stangata sale a 505 miliardi di dollari l’ammontare di prodotti Made in China colpiti dai dazi dell’amministrazione Trump. Tra i beni di consumo che saranno interessati dalle nuove tariffe i condizionatori d’aria, le candele di accensione dei motori, il mobilio e le lampade.  I dazi del 10% entreranno in vigore il 24 settembre e saliranno al 25% alla fine dell’anno se non sarà stato raggiunto un accordo commerciale soddisfacente con Pechino. La Cina aveva già annunciato misure di rappresaglia per 60 miliardi di dollari di prodotti Made in Usa. Una contromisura contro cui Trump ha già minacciato dazi per altri 267 miliardi di dollari. A quel punto vorrebbe dire che ogni prodotto cinese importato in Usa sarebbe tassato. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA