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Resto al Sud, ampliata la platea dei beneficiari: ecco chi può richiedere l’incentivo

Di Redazione |

ROMA – «La settimana si apre con una buona notizia. Finalmente sabato scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto su «Resto al sud», una misura importante, che incentiva tutti i meridionali, fino a 45 anni, che vogliono aprire un’attività imprenditoriale nel Mezzogiorno». Lo scrive su facebook il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano annunciando l’entrata in vigore del decreto ministeriale n. 134/2019 che modifica il regolamento relativo alla misura incentivante “Resto al Sud”. Dall’8 dicembre le richieste di agevolazioni possono essere presentate dai soggetti di età compresa tra 18 e 45 anni; possono parteciparvi anche i soggetti che svolgono attività libero-professionale ossia soggetti iscritti in ordini o collegi professionali nonché gli esercenti professioni non organizzate in ordini o collegi. 

«È una misura che ha funzionato – ha detto il ministro Provenzano –  fin qui ha sostenuto l’avvio di oltre 4.000 attività, e per dare un’iniezione nuova di fiducia al Sud è stata estesa sia dal punto di vista anagrafico che di quello delle attività, aprendo ai professionisti. Lo aspettavate in tanti questo decreto, mi avete scritto e mi scuso se non ho risposto a tutti. Avevate ragione a lamentarvi, questi ritardi amministrativi sono inaccettabili e per ovviare in LdB abbiamo previsto, ai fini dell’ammissione alle domande, un ulteriore estensione del requisito anagrafico per quest’anno. Ora bisogna accelerare».

«L’ho detto e lo ripeto. Le nuove generazioni devono essere libere di andare, ma devono avere anche l’opportunità di tornare o di restare nel proprio territorio. Ma quel «diritto a restare» di cui parlo dal mio insediamento, non si realizza per decreto. Ha bisogno di riprendere un cammino di sviluppo che sarà lungo, ma per il quale oggi abbiamo fatto un piccolo importante passo avanti», ha concluso Provenzano. 

Le novità

Mentre prima la misura era riservata all’avvio di attività d’impresa e fino a un limite massimo di età di 35 anni, adesso le richieste di agevolazioni possono essere presentate dai soggetti di età compresa tra 18 e 45 anni che, al momento della presentazione della domanda:

  • siano residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia o vi trasferiscano la residenza entro 60 giorni, o entro 120 giorni se residenti all’estero, dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria;
  • non risultino già titolari di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017.

La principale novità è l’ampliamento della categoria dei soggetti che possono parteciparvi includendo anche colori i quali svolgono attività libero-professionale ossia soggetti iscritti in ordini o collegi professionali nonché gli esercenti professioni non organizzate in ordini o collegi disciplinate dalla legge n. 4/2013, n. 4. In particolare, per lo svolgimento di attività libero-professionali, il requisito richiesto è non essere titolari di partita IVA per l’esercizio di un’attività analoga a quella proposta nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda di agevolazione. In particolare, non possono presentare domanda i soggetti che risultano essere titolari, nei dodici mesi precedenti la presentazione della domanda, di partita IVA associata ad un codice Ateco identico, fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche, a quello corrispondente all’attività oggetto domanda di ammissione alle agevolazioni.

Non rientrano nei finanziamenti le attività agricole e il commercio, mentre la misura “Resto al Sud” consente di avviare iniziative imprenditoriali per:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • turismo.

Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo e in un finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi.

È l’Agenzia per la Coesione territoriale che, nell’ambito delle proprie competenze, garantisce il monitoraggio delle agevolazioni concesse ai soggetti beneficiari, sulla base dei dati forniti dal soggetto gestore della misura. Resto al Sud è un incentivo cosiddetto “a sportello”, ovvero le domande verranno esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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