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L'INTERVENTO

Una diplomazia dei territori a sostegno dell’insularità

Al secondo vertice della Fao, l'Italia ha portato le esperienze delle piccole isole per mettere le nostre conoscenze al servizio dei nostri partner

Di Antonio Tajani * |

Gli oceani e i mari svolgono un ruolo cruciale per gli ecosistemi, per la sicurezza alimentare, il contrasto dei cambiamenti climatici e nel fornire cibo di qualità per una parte crescente della popolazione globale. Noi in Italia lo sappiamo bene, avendo quasi 8.000 km di coste e oltre 800 piccole isole.

Gli effetti del riscaldamento globale e dei disastri naturali sono sempre più evidenti nella vita di tutti i giorni. Ma sono particolarmente dirompenti per Paesi che come noi dipendono dal mare. Questo è ancor più vero per i piccoli Stati insulari, i cosiddetti SIDS (Small Islands Developing States) che dipendono dalle importazioni alimentari e che sono particolarmente esposti all’inquinamento ambientale e all’innalzamento dei mari. Tutti temi interconnessi, che dobbiamo affrontare con una visione strategica, con un approccio a 360 gradi. Alla diplomazia più tradizionale affianchiamo oggi una nuova diplomazia dei territori, facendo incontrare e confrontare città italiane con piccoli Stati insulari.

Le Piccole Isole

Al secondo vertice della Fao, da poco concluso a Roma, ho voluto riunire al più alto livello – insieme ai miei colleghi Ministri dell’Ambiente e dell’Università – i Paesi delle Piccole Isole in via di sviluppo. Tra gli altri c’erano la prima ministra di Samoa, i ministri competenti di Fiji, Guyana, Seychelles, Palau, Kiribati, Papua Nuova Guinea e Comore. Abbiamo portato al tavolo della discussione le esperienze di città portuali italiane come Trieste, Ancona e Palermo. Comunità che vantano conoscenze specifiche nella gestione sostenibile delle risorse marine.

Dopo gli incontri che avevo avuto a New York in febbraio con i rappresentanti di queste Piccole Isole, il Governo ha deciso di rafforzare ulteriormente la collaborazione con questi Paesi. Stiamo finanziando programmi in favore delle isole del Pacifico e dei Caraibi (per circa 90 milioni di Euro) nei settori dell’ambiente, del cambiamento climatico e della mitigazione dei rischi. Abbiamo finanziato borse di studio per sostenere i giovani dei Paesi AOSIS (Alliance of Small Island States) in queste materie.

Progetti

Abbiamo avviato progetti per rendere operativi i sistemi di telerilevamento aereo che consentono di sviluppare modelli per la previsione di eventi meteorologici estremi e ottenere informazioni precise sulle aree costiere più vulnerabili al cambiamento climatico.

Ora vogliamo arricchire questa partnership con le tecnologie dei nostri territori e migliorare ulteriormente la qualità della vita dei piccoli Stati insulari. L’anno prossimo si svolgerà ad Antigua e Barbuda la quarta Conferenza ONU per i Paesi SIDS e l’Italia è parte integrante a New York del Comitato organizzatore che ha il compito di preparare questo importante appuntamento.

Nuovi modelli

Vogliamo mettere le nostre conoscenze al servizio dei nostri partner, attraverso la cooperazione, le imprese, la nostra rete di attori accademici, scientifici e culturali. Vogliamo individuare nuovi modi di convivere con i territori in cui viviamo, all’insegna della sostenibilità, dell’inclusione e dell’innovazione, mettendo al centro l’essere umano e i suoi diritti fondamentali.

Il rilancio che ho voluto dare a livello internazionale alle problematiche delle Piccole Isole dimostra una volta di più come la politica estera di questo governo trae ispirazione e forza da un rapporto stretto con i territori italiani che anche in questo caso sono espressione di un Made in Italy attrattivo, fatto di un “saper fare” e “saper affrontare i problemi” maturato nelle nostre città.

Quello sulle persone e sui territori è l’approccio che è anche al centro della nostra partecipazione alla COP28 che si terrà a dicembre a Dubai. Un’idea anche alla base della nostra candidatura per EXPO2030. Perché solo puntando sulle persone e sui territori possiamo sperare di avere una chance di trovare soluzioni condivise alle grandi sfide del nostro tempo.

*Vicepresidente del Consiglio dei ministrie ministro degli Affari esterie della Cooperazione internazionaleCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA