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«Sicurezza, Superbonus e lavori antisismici per la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare etneo»

Di Assia La Rosa |

CATANIA – Stare al passo con i tempi e con le normative vigenti, puntando sulla sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito a tematiche strategiche per il futuro, come la sicurezza antisismica in un territorio particolarmente fragile come il nostro. Questi gli obiettivi dell’Ordine e della Fondazione Ingegneri di Catania, che oggi (26 novembre) hanno puntato l’attenzione sul “Comportamento al sisma degli elementi non strutturali e impiantistici secondo NTC 2018 – La progettazione degli ancoraggi”.

«Nonostante il periodo difficile, abbiamo il dovere di portare avanti la formazione professionale per rimanere aggiornati sulle ultime novità tecniche a nostra disposizione e sulle nuove regolamentazioni», ha esordito durante l’incontro Giuseppe D’Urso, tesoriere dell’Ordine etneo (presidente Giuseppe Platania). «Per questo – ha proseguito – con la Fondazione abbiamo deciso di puntare i riflettori sull’impiantistica e sugli elementi non strutturali, avvalendoci della collaborazione di una delle società all’avanguardia in questo settore: la Fischer».

Una sinergia con l’azienda ormai consolidata da tempo, «che quest’anno ha garantito ulteriore qualità ai nostri seminari – ha dichiarato il presidente della Fondazione Mauro Scaccianoce – Anche questa volta, infatti, il suo apporto risulta prezioso, specie in un seminario che si collega strettamente al nuovo strumento del Superbonus, che rappresenta una grande opportunità per il rilancio economico, professionale e sociale della categoria, attraverso la riqualificazione degli edifici dal punto di vista energetico e la messa in sicurezza degli stessi».

E su questo punto la riflessione e la missione sociale dell’Ordine e della Fondazione viene sottolineata ulteriormente da Scaccianoce: «C’è una scarsa consapevolezza in materia da parte dei cittadini. Tanto è vero che nella maggior parte dei casi il valore dell’immobile viene definito sulla base della superficie, delle finiture, dell’ubicazione, ma mai attraverso una valutazione che verta sulla variabile “sicurezza” e che tenga conto della vulnerabilità sismica.  Ancor meno conoscenza c’è in merito al comportamento al sisma degli elementi non strutturali e impiantistici nell’ottica di garantire la sicurezza di edifici pubblici come ospedali e scuole».

«Le iniziative dell’Ordine e della Fondazione si confermano di qualità, mostrando grande sensibilità per tematiche che vanno oltre la semplice attività professionale – ha sottolineato il coordinatore didattico della Fischer Simone Beggio – un ringraziamento per aver dato vita a questo incontro e averci coinvolto come partner qualificato».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA