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Il convegno di Palazzo della Cultura

Sovraindebitamento, i commercialisti etnei si fanno capofila nella diffusione delle soluzioni

Di Redazione |

«I consumatori e i piccoli imprenditori devono sapere che si possono trovare i rimedi alle gravi situazioni di indebitamento»

CATANIA – Trattare gli aspetti controversi della materia del sovraindebitamento facendo incontrare diversi esperti del mondo professionale: dottori commercialisti e avvocati, magistrati e professori universitari. Trovare attraverso il dialogo e l’approfondimento interdisciplinare le idonee risposte alle esigenze di coloro che oggi rappresentano la parte debole della collettività costretta a vivere ai margini del sistema economico. Con questi obiettivi si è svolto il 22 marzo presso il Palazzo della Cultura il convegno “Codice della Crisi di impresa e dell’insolvenza – Incertezze interpretative nelle procedure minori”. Organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catania e dalla Fondazione ADR Commercialisti, il convegno è stato moderato da Daniela Torrisi (referente OCC Organismo di composizione della Crisi Ordine Commercialisti di Catania).

«La Legislazione nazionale, sempre più marcatamente in linea con i dettami della legislatura europea in tema di Sovraindebitamento e Esdebitamento “Direttiva Insolvency”, è incline a concedere una ristrutturazione, per quanto possibile, agli imprenditori onesti, che possa consentire continuità aziendale offrendo l’opportunità della Esdebitazione – ha affermato Daniela Torrisi – Stessa possibilità è riconosciuta al consumatore non imprenditore indebitato senza colpa grave. Tutto ciò doveva essere possibile con l’avvento del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza in vigore già da quasi 2 anni, ma a causa delle difficoltà e delle eccessive incertezze interpretative, gli effetti desiderati non si sono verificati, dando luogo a una sempre maggiore disgregazione sociale causata dalla stagflazione del nostro sistema economico».

Al dibattito hanno preso parte Anna Quattrone (tesoriere ODCEC Catania), Antonino Trommino (presidente Fondazione ADR Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili), Roberto Paolo Cordio (presidente VI Sezione Civile Tribunale di Catania), Antonino Distefano (presidente Ordine Avvocati di Catania) e Gianluca Montanini (Aste Giudiziarie – Rete Aste). A moderare i lavori Daniela Torrisi (referente OCC Commercialisti di Catania).Sono stati approfonditi dai relatori i temi della suddivisione dei creditori in classi e il trattamento dei creditori chirografari, la figura del gestore della crisi e del commissario giudiziale, il regime di impugnazione dei provvedimenti definitori. Oltre alle misure protettive e cautelari nella procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento, l’esdebitazione nelle procedure, gli aspetti tributari delle procedure di sovraindebitamento, l’apporto esterno di risorse nelle procedure.

«La materia del sovraindebitamento molto spesso viene dimenticata – ha dichiarato Antonino Trommino – A chi attribuire le colpe di tale dimenticanza? Innanzitutto alle Istituzioni, non solo centrali ma anche locali, che dovrebbero divulgare, anche a mezzo media, la possibilità, per consumatori e piccoli imprenditori, di trovare soluzioni a gravi situazioni di indebitamento che oggi dilagano nel tessuto economico nazionale costituendo una vera e propria piaga sociale a cui porre necessario rimedio. In secondo luogo, a molti professionisti delle due maggiori categorie ordinistiche (Dottori Commercialisti e Avvocati) che non hanno ancora recepito appieno i vantaggi che offrono le norme in esame e, conseguentemente, non sono propensi a suggerirle ai propri assistiti. Un’ultima colpa sulla scarsa diffusione delle procedure da sovraindebitamento, anche se non si tratta di dimenticanza ma di esiti negativi delle procedure che ne scoraggiano l’accesso, va attribuita a molti Tribunali italiani che molte volte, sulla base anche di interpretazioni restrittive del dato normativo, negano l’accesso alle procedure non consentendo ai sovraindebitati che ne fanno richiesta di ottenere il beneficio della liberazione dei debiti. Occorre, tuttavia, fare un doveroso distinguo con l’operatività del Tribunale di Catania laddove l’attenzione alle procedure in commento è da anni massima e, rispetto a quanto avviene in altre parti d’Italia, grazie alla sensibilità, ma soprattutto all’elevata competenza dei Giudici, moltissime procedure raggiungono l’omologa. Un plauso va quindi rivolto all’opera svolta dall’OCC Commercialisti di Catania ed in particolare all’attuale referente Daniela Torrisi che riesce quotidianamente a coniugare la complessa gestione dell’Organismo e dei propri Gestori con le complessità normative ed il dialogo costruttivo con i giudici etnei».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA