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Coronavirus, ecco perché il ritardo del Sud sarà un “vantaggio”

Di Redazione |

«Gravità e tasso di letalità del Covid-19 sono ampiamente sovrastimati perché andrebbero proporzionati al reale numero dei contagiati da coronavirus», che in Italia sarebbero già «100.000, di cui 70.000 identificati perché lievi o asintomatici». Questi i numeri, a poco più di 3 settimane dal primo caso di Codogno, che arrivano dall’analisi indipendente condotta dalla Fondazione Gimbe (costituita dieci anni fa dall’associazione Gruppo Italiano per La Medicina Basata sulle Evidenze, con sede al Bologna) su dati ufficiali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della Protezione Civile.

La gravità della malattia in Italia, afferma il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, è «solo in apparenza più severa di quella cinese». Lo studio condotto sulla coorte cinese e pubblicato su Jama riportava, infatti, un tasso di letalità del 2,3%, molto più basso di quello che vediamo in Italia, che ha raggiunto il 7,7%. Il motivo principale, oltre a una più elevata età media della nostra popolazione, è «che in Italia i tamponi vengono effettuati prevalentemente sui soggetti sintomatici», il che significa che «vediamo solo la punta dell’iceberg».

Ma, assumendo una distribuzione della malattia sovrapponibile a quella delle coorte cinese, spiega Cartabellotta, «si può ipotizzare che la parte sommersa dell’iceberg contenga oltre 70.000 casi lievi/asintomatici non identificati». Prendendo come riferimento anche tutti questi casi, la percentuale di pazienti in terapia intensiva e il tasso di letalità che «si riallinea a quello della coorte cinese».

Rispetto invece all’incremento percentuale dei nuovi casi, questo risulta raddoppiare ogni 4-5 giorni. Tuttavia, le modalità di diffusione dell’epidemia in Italia vede 4 dinamiche differenti, con «un’impennata della curva molto simile, ma ritardata di circa 5 giorni l’uno rispetto all’altro»: Lombardia; Emilia Romagna e Veneto; Regioni confinanti; tutte le altre Regioni. «Il ritardo delle regioni del centro-sud, rappresenta un grande vantaggio per ridurre la circolazione del virus grazie alle misure di distanziamento sociale». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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