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LA LIBERAZIONE

Il 25 Aprile divide (come sempre) la politica: ecco la mappa delle iniziative di una celebrazione che fatica ad essere condivisa

Di Giampaolo Grassi |

La festa della Liberazione resta un giorno a portata di polemica. Anche quest’anno, la geografia delle iniziative e la cartina delle presenze dei leader restituiscono la lettura di una celebrazione che fatica ad essere condivisa. La presidente del consiglio Giorgia Meloni ricorderà il 25 Aprile a Roma, partecipando alla cerimonia all’Altare della Patria con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i presidenti del Senato Ignazio la Russa e della Camera Lorenzo Fontana. Per il Capo dello Stato, il ricordo della Liberazione proseguirà in un luogo simbolo delle stragi nazifasciste: Civitella Valdichiana, nell’Aretino, dove il 29 giugno 1944 vennero uccise 244 persone.

Ha fatto invece discutere l’annuncio dei giorni scorsi di Matteo Salvini. Il leader della Lega sarà a Milano a presentare il suo libro. Nelle ultime ore, però, ha assicurato che parteciperà anche «a una delle iniziative ufficiali» a Milano «per ricordare i caduti grazie ai quali oggi siamo liberi di parlare».

Le opposizioni con Scurati

Nella stessa città, ci sarà lo scrittore Antonio Scurati: in questi giorni, il suo monologo cassato in Rai è stato al centro dello scontro politico fra maggioranza e opposizione. Con lui sfilerà la gran parte dei leader di sinistra, dalla segretaria Pd Elly Schlein al segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni. Parteciperanno anche il leader di Azione Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova di Più Europa: saranno con la Brigata ebraica. Mentre il presidente del M5s Giuseppe Conte sarà a Roma, a un evento promosso per la «Festa della Resistenza».

Le opposizioni hanno anticipato le commemorazioni presentando una proposta avanzata da Verdi-Sinistra: a cent’anni dall’omicidio, dedicare a Giacomo Matteotti il seggio della Camera da cui pronunciò il suo ultimo discorso. Un’iniziativa che potrebbe ottenere il via libera anche della maggioranza: «Non credo ci sia alcuna contrarietà, è anche una bella idea», ha commentato il responsabile dell’organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli.

Concordia nazionale

L’anno scorso, per il 25 Aprile, la presidente del Consiglio provò a stemperare il clima. Era la sua prima festa della Liberazione da premier. In una lettera al Corriere della Sera sottolineò che «i partiti che rappresentano la destra in Parlamento hanno dichiarato la loro incompatibilità con qualsiasi nostalgia del fascismo» e augurò che il 25 Aprile potesse diventare «un momento di ritrovata concordia nazionale».

Sull’impronta della memoria, la scelta del vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani, che sarà alle Fosse Ardeatine: «Mi piacerebbe alle celebrazioni vedere bandiere di Palestina e di Israele – ha detto – La festa della libertà deve essere anche la festa della pace». Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sarà invece a Roma, al museo di via Tasso, dove vennero rinchiusi i rastrellati destinati alle Fosse Ardeatine, dopo l’attentato di via Rasella. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (Lega) sarà a Frosinone, per la cerimonia di conferimento della medaglia d’oro al merito civile alla Provincia.

Come tradizione, e in adesione all’appello lanciato dal quotidiano Il Manifesto, i leader della sinistra saranno a Milano. Schlein sfilerà dietro uno striscione con la scritta «Il fascismo non è un’opinione, è un crimine», in ricordo di Matteotti. Un’altra gamba di Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, sarà a Roma, al corteo «Partigiani della Pace», organizzato dall’Anpi. «Attraverso la nostra adesione – ha detto Bonelli – riaffermiamo il nostro sostegno ai valori fondamentali di giustizia, libertà e antifascismo».

Condivideranno il 25 aprile Romano Prodi, il segretario della Cgil Maurizio Landini e il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che si ritroveranno a Casa Cervi, il cascinale della campagna reggiana dove vissero i sette fratelli. Landini e Bonaccini andranno poi al parco di Monte Sole di Marzabotto, luogo della più grave strage di civili compiuta dai nazi-fascisti durante la seconda guerra mondiale. Con loro ci sarà Roberto Salis, padre di Ilaria.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA