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M5s e Articolo 1 contro la Lega ai Beni culturali: «Una vergogna»

Di Redazione |

PALERMO – «I beni culturali e soprattutto l’identità siciliana passano nelle mani della Lega di Salvini? Musumeci non poteva trovare peggiore maniera di oltraggiare la storia, l’orgoglio e le aspettative politiche dei siciliani». Lo dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, Giorgio Pasqua, nel commentare l’ingresso della Lega nel governo regionale.

«C’è voluto più di un anno – prosegue – per trovare un nuovo titolare per i Beni culturali, dopo la scomparsa in un incidente aereo di Sebastiano Tusa. A prescindere dal nome che si sceglierà, il partito è certamente il meno adatto cui affidare le chiavi dell’ineguagliabile patrimonio culturale e artistico siciliano».

«In un momento in cui i siciliani guardano al governo Musumeci con ansia e trepidazione, in attesa di risposte che diano ristoro a tante categorie in ginocchio, l’esecutivo replica nel peggiore dei modi possibili. Questa operazione merita solo un commento: è una vergogna», conclude Pasqua. 

Anche il segretario regionale di Articolo 1 Pippo Zappulla si è scagliato contro la scelta del governatore. «La Lega in giunta regionale siciliana rappresenta già una offesa e un paradosso. Affidargli l’assessorato ai Beni Culturali è proprio una provocazione alla dignità dei siciliani. Dopo gli insulti delle settimane scorse che i meridionali e siciliani hanno subito, con l’accusa di essere ”inferiori”, Musumeci riesce addirittura a essere felice per essere pronto a consegnare la storia e il patrimonio più bello della Sicilia alla Lega, infliggendo a tutti i siciliani una ferita di cui portare vergogna».

E ancora Zappulla: «La giunta siciliana degli annunci, delle finanziarie farsa, dell’assenza di ogni progetto di crescita e di sviluppo dell’economia e del lavoro, del fallimento economico, ora ”diventerà bellissima” pure nel decadimento etico”. “I siciliani – conclude Zappulla – stiano sicuri anche i nostrani salviniani, sapranno resistere anche a questa oscenità politica e progettuale e alle provocazioni di Musumeci reagiranno organizzando una seria alternativa al sempre più imbarazzante centrodestra regionale».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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