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Morto Vincenzo Agostino: nipote,’mio nonno era un guerriero’

'Non pensavamo di doverlo seppellire con barba e capelli lunghi'

Di Redazione |

ROMA, 22 APR – “Il mio ricordo è di un nonno guerriero, un nonno che non ha mai smesso di fino alla fine e che ho accompagnato in tutta Italia in questo percorso di verità giustizia e di lotta. Io l’ho detto a mio nonno che avrei continuato a lottare per lui. In questi due giorni abbiamo ricevuto attestati di affetto da ogni parte d’Italia. Tutto questo fa capire che non sono solo e che la mia famiglia non è sola in questa lotta”. Lo ha detto Nino Morana nipote di Vincenzo Agostino, padre dell’agente Nino, ucciso da Cosa nostra assieme alla moglie incinta, Ida Castellucci, il 5 agosto del 1989, morto ieri ad 87 anni. “Nonno purtroppo non è riuscito Ad avere questa giustizia per cui ha lottato per tutti questi anni – ha aggiunto il nipote – A fine giugno o i primi di luglio avremmo avuto questa sentenza. Non immaginavano di doverlo seppellire con la barba e i capelli lunghi”.

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