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M5S, Di Maio si dimette dal Comitato di Garanzia

Di Redazione |

ROMA (ITALPRESS) – “Ho deciso di dimettermi da presidente e membro del Comitato di Garanzia del Movimento 5 Stelle”. Ad annunciarlo, attraverso una lettera inviata al presidente del M5S e al garante Beppe Grillo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Ho preso questa decisione – scrive il titolare della Farnesina – perchê voglio continuare a dare il mio contributo, portando avanti idee e proposte. Voglio dare il mio contributo sui contenuti, voglio continuare a fare in modo che si generi un dibattito positivo e franco all’interno della nostra comunitá. Un confronto che ci permetta davvero di rilanciare il nuovo corso del Movimento 5 Stelle. Se rimaniamo uniti, con le idee di tutti, torneremo a essere determinanti”. Di Maio muove le sue considerazioni dall’esito del voto per il presidente della Repubblica. “Dopo la rielezione del presidente Sergio Mattarella, ho proposto di avviare una riflessione interna al Movimento. Penso che all’interno di una forza politica sia fondamentale dialogare, confrontarsi e ascoltare tutte le voci. Tutte le anime, anche chi la pensa in maniera diversa, devono avere spazio e la possibilitá di esprimere le proprie idee. E lo dico perchê anche io in passato ho commesso degli errori su questo aspetto, errori che devono farci crescere e maturare. Sarebbe sbagliato, invece, fare passi indietro”. Un’analisi quella di Di Maio che tasta il polso a un Movimento che per sua stessa ammissione non appare in salute. “Tutti avranno notato che in questi giorni il dibattito interno é degenerato, si é iniziato a parlare di scissioni, processi, gogne. Si é provato a colpire e screditare la persona. Mi ha sorpreso, anche perchê é proprio il nuovo statuto del Movimento che mette l’accento sul rispetto della persona. Ho apprezzato molto il tentativo di chi in questi giorni, a partire dai capigruppo e da Beppe Grillo, ha provato a favorire un dialogo sereno e super partes, tra diverse linee di pensiero. Continuo a pensare che sia fondamentale confrontarsi dentro il Movimento, perchê il Movimento é casa nostra, ed é fondamentale ascoltare le tante voci esistenti, e mai reprimerle”. Il ministro promette comunque il suo impegno. “Io saró tra le voci che sono pronte a sostenere il nuovo corso, mantenendo la libertá di alzare la mano e dire cosa non va bene e cosa andrebbe migliorato. Qui si vince o si perde tutti insieme, perchê siamo una comunitá che si basa sulla pluralitá di idee, soprattutto in questo momento difficile per il Movimento 5 Stelle, che deve peró riuscire a trovare le soluzioni per difendere la dignitá dei cittadini e sostenere il mondo produttivo ancora alle prese con la pandemia”. (ITALPRESS). tai/fsc/red 05-Feb-22 13:54

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