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Taormina, passa la scissione dal Parco archeologico di Naxos: ora le vie legali

Di Mauro Romano |

TAORMINA –  Entro trenta giorni, il sindaco Eligio Giardina, dovrà adire le vie legali contro l’assessorato regionale ai Beni culturali, per il recupero della percentuale di incassi del Teatro Antico che spetta a Palazzo dei Giurati. È questo uno degli effetti della crociata anti-Parco archeologico di Naxos che è stata avviata dall’opposizione che chiede, invece, una organizzazione tematica culturale che abbia come punto di riferimento Taormina.

Il progetto del Parco archeologico di Taormina ha avviato ufficialmente il suo corso dopo una votazione che ha visto favorevoli i consiglieri comunali, Pinuccio Composto, Liliana Tona, Nunzio Corvaja, Eugenio Raneri, Giovanni Leonardi e Franco Pizzolo. Si sono astenuti, invece, i consiglieri Carmelo Valentino, Salvo Brocato, Salvo Abate e Antonio Lo Monaco. Contrari sono stati i rappresentanti del civico consesso Alessandra Caltabiano, Rosy Sterrantino, Graziella Longo e Piero Benigni. Il primo cittadino dovrà ritirare, inoltre, in autotutela, tutti gli atti del Parco archeologico di Naxos,​ compreso il bilancio. «Il tentativo – ha commentato Composto – è quello di promuovere un Parco esclusivo per Taormina, inglobando tutti beni architettonici e archeologici, perché la città merita una struttura organizzata ad hoc».

Taormina punta, dunque, all’uscita dal Parco archeologico di Naxos con voto di una minoranza che per l’occasione ha avuto il supporto della maggioranza. Nel Parco di Taormina potrebbero confluire beni archeologici e architettonici di proprietà del Demanio regionale, ricadenti nel territorio comunale, come: Teatro Antico, Palazzo Ciampoli, Villa Caronia, Isolabella, Casteltauro e le aree archeologiche. Adesso, l’atto pratico che fuoriesce dall’azione del civico consesso è quello del recupero di ben 4milioni 873mila euro, che la Regione non ha ancora versato nelle casse comunali, relative al 30% dei proventi del Teatro Antico e di Isolabella. La mozione è stata presentata dai consiglieri di “ProgettiAmo Taormina” e ha trovato in aula il consenso necessario alla sua approvazione. La città di Taormina rappresenta un’area di notevole interesse storico e culturale da valorizzare anche attraverso una struttura più vicina al territorio.

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