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Bosnia: Mladic dimesso dall’ospedale, tornato in carcere

Figlio Darko, leggermente migliorate le sue condizioni di salute

Di Redazione |

(ANSAmed) – BELGRADO, 22 SET – Ratko Mladic, l’ex leader militare dei serbo-bosniaci condannato all’ergastolo per crimini di guerra e contro l’umanità commessi durante la guerra di Bosnia (1992-1995), è stato dimesso dall’ospedale del Tribunale dell’Aja dove è rimasto ricoverato per alcuni giorni a causa di una polmonite e disturbi cardiaci. A riferirlo ai media serbi è stato oggi il figlio Darko, secondo il quale le condizioni di salute dell’ex generale sono leggermente migliorate. Mladic, ha aggiunto, ha fatto ritorno nel carcere di Scheveningen, il penitenziario del Tribunale penale dell’Aja (Tpi) situato alle porte della capitale olandese. Il Tpi ha cessato la sua attività nel 2017, e ad esso è subentrato il Meccanismo residuale per i tribunali penali internazionali. Lo stato di salute di Ratko Mladic (79 anni), dopo il suo arresto avvenuto nel maggio 2011 nel nord della Serbia al termine di una lunga e rocambolesca latitanza durata 16 anni, è andato via via peggiorando con crescenti problemi in particolare di tipo cardiaco e neurologico. Invano e a più riprese i medici serbi hanno chiesto di poter visitare e curare l’ex generale, con i giudici dell’Aja che hanno sempre respinto le richieste di un suo rilascio temporaneo per ragioni di salute. Insieme all’ex leader politico dei serbi di Bosnia Radovan Karadzic, condannato anch’egli all’ergastolo con accuse analoghe, Ratko Mladic è stato riconosciuto responsabile in primo luogo del genocidio di Srebrenica con il massacro nel luglio 1995 di 8 mila civili bosniaci musulmani, e del lungo e sanguinoso assedio di Sarajevo. (ANSAmed).

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