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Titanic, corsa contro il tempo per trovare il sommergibile scomparso

A bordo 5 miliardari e tycoon, hanno 4 giorni di ossigeno

Di Redazione |

Le squadre di ricerca statunitensi e canadesi stanno impiegando “tutte le risorse disponibili” per cercare il sottomarino con cinque persone a bordo scomparso nell’Oceano Atlantico. Il Titan, di cui con si sa più nulla da domenica, quando si è immerso per un’esplorazione sul relitto del Titanic, ha infatti soltanto 96 ore di autonomia di ossigeno. Cinque persone erano a bordo quando il contatto con il piccolo sottomarino è stato perso, dopo circa un’ora e 45 minuti dall’inizio dell’immersione.L’operazione di salvataggio è continuata durante la notte, ma finora non c’è traccia del sottomarino della OceanGate Expeditions. “È una sfida condurre una ricerca in quell’area remota”, ha detto un comandante della Guardia Costiera. “Ma stiamo dispiegando tutte le risorse disponibili per assicurarci di poter localizzare l’imbarcazione e salvare le persone a bordo”.

Un post tratto dal profilo Facebook di Hamisc Harding+++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO’ ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L’AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

Chi sono i “paperoni” a bordo

Per andare a vedere il relitto del Titanic i cinque hanno pagato 250 mila dollari. Ecco chi sono. Il miliardario che è andato nello spazio e l’amministratore delegato di OceanGate Expeditions. Sono due dei passeggeri del batiscafo disperso sulle tracce del Titanic. La Guarda Costiera di Boston conferma che a bordo del sommergibile c’erano cinque persone, fra le quali – secondo indiscrezioni di Sky News e secondo quanto affermato da Hamish Harding in un post su facebook – il pilota francese Paul-Henry Nargeolet.Il miliardario britannico Hamish Harding, 58 anni, a capo della Action Aviation, società legata all’aviazione con sede negli Emirati Arabi, rinomato a livello mondiale per le sue imprese, era uno dei passeggeri. Harding lo scorso anno era volato nello spazio a bordo del quinto volo commerciale di Blue Origin, la società spaziale di Jeff Bezos. A confermare la sua presenza sul batiscafo è il figliastro Brian Szasz in un post di Facebook.

Un post tratto dal profilo Facebook di Hamisc Harding+++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO’ ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L’AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

Uno dei suoi compagni di avventura sarebbe Stockton Rush, ingegnere aerospaziale, il numero uno di OceanGate Expedistions, l’azienda proprietaria del sommergibile. A bordo c’è anche Paul-Henri Nargeolet, 76 anni, forse uno dei maggiori esperti al mondo di Titanic. Ex membro della marina francese per 25 anni, Nargeolet era colui che guidò il Nautilus, piccolo sottomarino che nel 1987 dopo le prime scoperte confermò la presenza della nave e permise dopo 34 diverse immersioni di recuperare oltre 1800 oggetti del Titanic. Ci sono anche un uomo d’affari pachistano e suo figlio a bordo del batiscafo: lo scrive Sky News. Si tratta di Shahzada Dawood e suo figlio Suleman, secondo un comunicato diffuso dalla famiglia.

«Non possiamo confermare l’identità dei passeggeri. I nostri sforzi sono tutti concentrati nelle ricerche e nell’individuare il veicolo», afferma la Guardia Costiera di Boston, che si sta appoggiando per le ricerche anche ai dati e ai mezzi messi a disposizione dalla marina canadese. «Stiamo facendo il possibile», dice l’ammiraglio John Mauger spiegando che le ricerche si stanno svolgendo in un’area remota e questo le rende più complesse. Le ricerche comunque continuano disperate nella consapevolezza che si tratta di una corsa contro il tempo visto che l’ossigeno a disposizione nel sottomarino può durare fra le 70 e le 96 ore. Le comunicazioni e Internet erano garantite “grazie al sostegno dei satelliti Starlink” di Elon Musk.

Un post tratto dal profilo Facebook di Hamisc Harding+++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO’ ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L’AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

I dettagli sull’incidente

Iniziano intanto a emergere i primi dettagli sull’incidente. Il batiscafo avrebbe perso i contatti con l’equipaggio di Polar Prince, la nave usata per il trasporto all’area del relitto del Titanic, dopo un’ora e 45 minuti dall’avvio della discesa del batiscafo. Da allora è scattata l’emergenza, con le ricerche che si intensificano di ora in ora e sono destinate a continuare nella notte.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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