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Ecuador: proteste, Petroecuador invoca causa forza maggiore

Manifestazioni e occupazioni impediscono rispetto contratti

Di Redazione |

QUITO, 19 GIU – La compagnia petrolifera statale ecuadoriana Petroecuador ha invocato ieri la clausola di ‘forza maggiore’ non potendo rispettare le forniture ai suoi clienti a causa delle proteste antigovernative che hanno causato occupazione di infrastrutture e blocchi di circolazione stradale. Lo riferisce oggi il portale di notizie Primicias. Il vicedirettore generale di Petroecuador, Washington Gallegos, ha indicato che da quando la Confederazione delle nazionalità indigene dell’Ecuador (Conaie) ha avviato la protesta il 13 giugno, vi sono state occupazioni di campi petroliferi e l’interruzione del pompaggio da parte di sette impianti, per cui l’impresa ha perso 27.700 barili di greggio. Questo, ha spiegato il responsabile, lo ha spinto a firmare una risoluzione che qualifica come “evento fortuito o forza maggiore (…) le fasi di esplorazione, sfruttamento, trasporto, industrializzazione e commercio” di greggio da parte di Petroecuador. La risoluzione prevede anche azioni preventive e notifica ai fornitori in caso di mancate consegne di greggio nei tempi previsti dai contratti stipulati.

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