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Spagna: leader della sinistra indagata, ‘non mi dimetto’

Oltra, causa dovuta a 'caccia alle streghe' dell'estrema destra

Di Redazione |

MADRID, 17 GIU – La numero due del governo della regione di Valencia, Mónica Oltra, ha annunciato che non si dimetterà dopo la notizia che è indagata per presunto favoreggiamento a vantaggio del suo ex marito, condannato per abusi su minori. “Ho sempre agito con totale trasparenza e lealtà parlamentare”, ha affermato, “non c’è una prova diretta contro di me”. Oltra, esponente della coalizione di sinistra Compromís, è considerata una leader emergente della sinistra spagnola; più volte, ad esempio, ha mostrato affinità con la vicepremier Yolanda Díaz, leader della formazione di governo Unidas Podemos. La numero due valenciana ha aggiunto che crede che la causa in cui è stata coinvolta corrisponde a “una caccia alle streghe politica” proveniente “dall’estrema destra”. Uno degli avvocati dell’accusa è José Luis Roberto, presidente del movimento ultra nazionalista España 2000. Ieri, il Tribunale regionale di Valencia ha annunciato che Oltra è stata iscritta nel registro degli indagati in quanto “esiste una serie di indizi che, nel loro insieme, fanno sospettare che possa essere esistita un’azione in accordo tra la signora Oltra e vari funzionari a suo carico, allo scopo o di proteggere il suo ex partner (…) o la propria carriera politica”. L’indagata è chiamata a deporre di fronte a un giudice il prossimo 6 luglio.

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