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Città del Vaticano, un catanese alla presidenza dell’Aif

Di Manuela Tulli |

CITTA’ DEL VATICANO – E’ Carmelo Barbagallo il nuovo presidente dell’Autorità di informazione finanziaria vaticana. La nomina è stata ufficializzata oggi da Papa Francesco. Una lunga esperienza nel campo lunga 40 anni, tutti all’interno della Banca d’Italia. Questo il biglietto da visita della persona che dovrà riassestare l’autorità antiriciclaggio terremotata dall’ultimo scandalo finanziario a partire dall’acquisto dell’ormai famoso palazzo di Londra. Barbagallo prende infatti il posto di René Brulhart, il cui mandato era scaduto il 19 novembre e al quale il pontefice non aveva rinnovato la fiducia. In bilico il posto del direttore generale Tommaso Di Ruzza che al momento è sospeso, e che dovrebbe essere interrogato dall’ufficio del Promotore di giustizia, nell’ambito dell’indagine nella quale sono emersi sospetti di corruzione. L’Aif, secondo i primi elementi resi noti dallo stesso Papa Francesco, non avrebbe esercitato il suo ruolo di controllo fino in fondo.

«Sono onorato dell’incarico ricevuto, di cui sento tutto il peso morale e professionale, e ringrazio il Santo Padre per la fiducia che ha riposto in me», ha detto oggi il neo Presidente. «Al servizio dell’incarico ricevuto alla guida dell’Aif – ha aggiunto Barbagallo – cercherò di portare tutta l’esperienza accumulata in quarant’anni di lavoro in Banca d’Italia, come ispettore, come capo della vigilanza sul sistema bancario e finanziario italiano e nell’ambito del sistema di supervisione bancaria europea». Barbagallo, 63 anni, catanese, sposato e padre di due figli, è entrato in Bankitalia nel 1980 e lì ha svolto tutta la sua vita professionale, dal primo incarico all’ufficio vigilanza di Genova al ruolo di alto consulenza al Direttorio della Banca in materia di vigilanza bancaria e finanziaria e nei rapporti con il Single Supervisory Mechanism. Un profilo nazionale e internazionale di altissimo livello, come aveva chiesto il Papa.

«Sono certo – ha detto ancora Barbagallo – che l’Aif saprà dare il proprio apporto, nella veste di autorità di controllo, affinché continuino ad essere affermati, e siano riconosciuti, i valori fondamentali della correttezza e della trasparenza di tutti movimenti finanziari in cui è impegnata la Santa Sede». “Intendo rassicurare il sistema internazionale di informazione finanziaria – ha concluso il Presidente dell’Aif – che sarà data ogni collaborazione, nell’assoluto rispetto dei migliori standard internazionali». Il nuovo presidente dell’Aif ha preso possesso della sua scrivania in Vaticano già da oggi. Sul tavolo il dossier spinoso degli investimenti, con modalità «non pulite», per richiamare le parole del Papa, fatti con l’Obolo di San Pietro. C’è anche da ristabilire un corretto rapporto con il Gruppo Egmont, il coordinamento degli istituti antiriciclaggio di oltre cento Paesi. Alle porte infine l’ispezione di Moneyval, l’organo di controllo del Consiglio d’Europa, che è attesa per i primi mesi del prossimo anno, dopo la valutazione effettuata nel 2017.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA