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L'agguato ad Antoci, test Dna sulle tracce

L’agguato ad Antoci, test del Dna sulle tracce trovate su alcune bottiglie Molotov

Indagini serrate sull'attentato a presidente Parco dei Nebrodi FOTO Il Pd lo nomina subcommissario a Enna e a Messina  

Di Redazione |

Sono proseguite per tutta la notte le indagini della polizia di Stato sull’agguato avvenuto ieri, sulla statale che collega Cesarò e San Fratello, nel Messinese, al presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, e alla sua scorta.

Agenti della squadra mobile hanno eseguito altri rilievi sulla scena del delitto e sentito le persone presenti durante la sparatoria. Sono stati numerosi i colpi di arma da fuoco, esplosi con un fucile caricato a pallettoni, contro l’auto blindata sulla quale viaggiavano Antoci e la sua scorta. Nelle indagini sono coinvolti anche altri reparti di alta specializzazione della polizia di Stato. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Guido Lo Forte e dai sostituti Vito Di Giorgio, Angelo Cavallo e Fabrizio Monaco.

Inoltre sono in corso esami del Dna sulle tracce di sangue trovate vicino al luogo dell’agguato e rilievi scientifici sulle due bottiglie Molotov trovate nel bosco attraversato dalla strada statale che collega Cesarò e San Fratello. Impronte digitali e tracce biologiche si cercano sulle due bottiglie incendiare lasciate dagli assalitori nel bosco, prima di fuggire a piedi, protetti dalla folta natura e dal buio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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