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Messina, compravendita bimboCi sono altri dieci arresti

Messina, compravendita bimbo Ci sono altri dieci arresti

Sono emersi alttri agghiaccianti particolari sulla vicenda della coppia di Castell’umberto che aveva provato a comprare un bimbo romeno da un’organizzazione. Al Comune era stata registrata la nascita sin dal 2008. / LA STORIA

Di Redazione |

I carabinieri hanno eseguito stamani nel Messinese tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari e sette misure di obbligo di dimora nel comune di residenza nei confronti di altrettante persone accusate, a vario titolo, di riduzione in schiavitù, false attestazioni a pubblico ufficiale sulla identità personale, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, supposizione di stato di un fanciullo, millantato credito e violenza privata con l’aggravante del metodo mafioso.

L’indagine nasce dagli otto fermi avvenuti lo scorso 4 febbraio per la presunta compravendita di un minore romeno. Gli investigatori hanno scoperto che i coniugi Calogero e Lorella Maria Conti Nibali, sin dal 2008 si erano rivolti a una presunta organizzazione che, in cambio di denaro, avrebbe dovuto consegnare loro un bambino al quale sarebbero state attribuite le generalità di un fantomatico figlio maschio della coppia che nel gennaio del 2008 ne aveva denunciato la nascita, in realtà inesistente.

Questo – è l’ipotesi d’accusa – grazie a false certificazioni e false dichiarazioni all’ufficiale dello Stato Civile del comune di Castell’Umberto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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